23 aprile 2024
Aggiornato 23:30

In Francia concesso diritto d'adozione ad una donna lesbica

Tar dà via libera a Emanuelle B., critica reazione del governo

BESANCON - «Una vittoria che spero sia storica, per noi e per tutte le persone che sono nella nostra situazione e che desiderano adottare dei bambini»: la situazione alla quale allude Emanuelle B. dopo la sentenza del tribunale amministrativo di Besancon è quella di essere omosessuale e la vittoria è la sentenza - dopo undici anni di cause legali - che consente a lei e alla compagna di adottare un bambino.

Il Consiglio generale del Dipartimento del Giura - che per due volte aveva rifiutato il proprio consenso nonostante la condanna della Corte Europea per i Diritti dell'Uomo per «discriminazione sessuale», che il Tar ha invece ritenuto decisiva - ha annunciato di non voler presentare appello.

«Spero che questa decisione chiuda il dibattito sulla possibile adozione da parte di una persona non sposata e che sia omosessuale, è una vittoria del diritto contro una decisione del Consiglio generale che era stata politica e soprattutto omofoba», ha concluso la legale della donna, Caroline Mecary.

Critica la reazione del governo conservatore: il portavoce dell'esecutivo, Luc Chatel, ha ricordato come «in più occasioni il governo e lo stesso Presidente della Repubblica» Nicolas Sarkozy abbiano dichiarato la propria contrarietà all'adozione da parte di coppie omosessuali: «Questa mattina è stata emessa una sentenza di cui prendiamo atto e che deve sostenere la nostra riflessione su tale materia», ha concluso il portavoce precisando che il Parlamento sta valutando la possibilità di preparare un apposito progetto di legge.