Arctic Sea, epilogo maltese per l'odissea del misterioso cargo
Secondo prime ispezioni nulla di sospetto a bordo, ne sono state ritrovate tracce di radioattività o di sostanze tossiche
LA VALLETTA - La misteriosa odissea dell'Arctic Sea sembra giunta all'epilogo a Malta, dove l'imbarcazione è arrivata dopo tante peripezie e con un carico di interrogativi «made in Russia» sempre aperti. Nessuno la voleva nelle sue acque, ma batte bandiera maltese e nella piccola isola mediterranea è basato il proprietario, la società finlandese Solchart, per cui è stata rimesso alle autorità maltesi, che si affrettano a sdrammatizzare.
CARGO PULITO - Dopo una prima ispezione, gli esperti della Valletta riferiscono di non avere riscontrato «alcuna prova di attività criminale a bordo», assicura un portavoce della Marina maltese, nè sono state rinvenute tracce di radioattività o di sostanze tossiche. Anzi, c'era un forte odore di legno, aggiungono, con grande soddisfazione delle autorità russe, che hanno sempre sostenuto la tesi del carico di legno «e null'altro».
TEORIE FANTASIOSE - Sulla misteriosissima vicenda dell'Arctic Sea sono state costruite molte e fantasiose teorie. Sequestrato in acque svedesi lo scorso 23 luglio e poi scomparso per settimane tra il Baltico e l'Atlantico, per ritrovarlo è scesa in campo la marina militare russa, con il supporto di sommergibili nucleari. E a causa della presenza a bordo di militari inviati da Mosca, oltre all'equipaggio russo, le autorità spagnole hanno vietato a metà settembre l'ingresso nel porto di Las Palmas all'imbarcazione. E' iniziata così una peregrinazione mediterranea durata varie settimane, e terminata con l'approdo a Malta, con scorta militare russa.
Secondo vari media russi, Mosca avrebbe deciso di intercettare il cargo perchè allertata su un carico di missili S-300 organizzato da un gruppo mafioso e destinato all'Iran. Ipotesi confutata dai vertici russi, ma senza vere spiegazioni alternative. Intanto l'Algeria, destinazione iniziale dell'imbarcazione, ha fatto sapere di non attendere più l'Artic Sea.