28 marzo 2024
Aggiornato 14:30
Afghanistan. Missione ISAF

Rasmussen: «Accelerare processo di transizione poteri»

E ministro Danese comincia a parlare di «strategia di uscita»

KABUL - Accelerare il processo di transizione dei poteri alle autorità afgane, anche per dare una risposta ai cittadini dei paesi membri della Nato che vogliono vedere «progressi» in Afghanistan.

E' quanto ha chiesto oggi il segretario generale dell'alleanza, Anders Fogh Rasmussen, in apertura del vertice dei ministri della Difesa a Bratislava, spiegando che per raggiungere l'obiettivo occorre «una visione condivisa» su «tre questioni chiave»: «l'approccio di McChrystal», la necessità «di imprimere una svolta al processo di transizione del potere alla leadership afgana» e le «migliori modalità per raggiungere questi obiettivi».

Si tratta, secondo Rasmussen, di avere un «obiettivo chiaro» e «condiviso»: «fare in modo che l'Afghanistan non rappresenti più una minaccia per la sicurezza della comunità internazionale» e «fare in modo che il paese sia sufficientemente solido per resistere da solo all'insurrezione». Anche per dare una risposta ai cittadini dei paesi membri della Nato che «vogliono vedere dei progressi, vogliono vedere la luce alla fine del tunnel». Una «luce», ha insistito Rasmussen, che consiste nel «cominciare a trasferire per quanto è possibile» le responsabilità militari alle forze afgane, al termine di un processo di transizione da far avanzare distretto per distretto, provincia per provincia.

In altre parole si tratta di mettere a punto ciò che, nell'immediata vigilia del vertice in Slovacchia, il ministro danese della Difesa Soren Gade ha definito «una strategia di uscita» dall'Afghanistan.