29 marzo 2024
Aggiornato 16:30
Esteri. Elezioni Germania

Il Ftd vota per Cdu/Csu, con eventuale sostegno Verdi

Ma possibilità governo nero-verde sono «purtroppo molto scarse»

BERLINO - Come per altri due precedenti appuntamenti elettorali, il Financial Times Deutschland dà un'indicazione di voto ai suoi lettori. La scelta del principale quotidiano economico tedesco è netta per l'Unione Cdu/Csu, con un eventuale sostegno dei Verdi.

Nell'editoriale, dal titolo «Gruen fuer Merkel« (dal duplice significato «Verde per Merkel«) il Ftd parla di una «campagna elettorale che si sta per chiudere senza mai essere iniziata davvero».

Debolezza dei partiti tradizionali - «Mai prima una campagna legislativa aveva lasciato così sfocate le diverse alternative, tanto nei rapporti di forza che nei contenuti», scrive il giornale: per questo i tedeschi hanno preferito dedicarsi ad altro e questo non può essere semplicisticamente attribuito ad una «stupidità» degli elettori, quanto piuttosto «a una crescente debolezza dei partiti tradizionali».
Una delle ragioni di questa mancanza di verve nella campagna elettorale si deve naturalmente al fatto che i due principali avversari, Angela Merkel (Cdu) e Frank-Walter Steinmeier (Spd), hanno governato assieme per quattro anni nella Grande Coalizione.

Vasta gamma di alleanze - Inoltre, da quando la Linke è entrata a pieno titolo nel sistema partitico tedesco, questo si è trasformato in un pentasistema, con una vasta gamma di possibili alleanze e coalizioni: per questo, per gli elettori, il voto si è trasformato rapidamente in una sorta di «lotteria»: «Il tentativo di un voto tattico per scegliere una coalizione è fatica sprecata».

Le scelte dei Verdi - Per il Ftd, le possibilità che dopo il voto del 27 settembre si arrivi a una coalizione nero-verde (Cdu/CSu-Verdi) sono però «purtroppo molto ristrette». Sarebbero necessari tre presupposti: che i numeri non siano sufficienti per un'alleanza dell'Unione con la Fdp; che i Verdi facciano meglio dei liberaldemocratici; che non venga formata una coalizione rosso-rosso-verde (Spd, Linke, Verdi).

Infine, «un altro punto è centrale»: finora i Verdi si sono tenuti aperte tutte le possibilità, spiega il Ftd, tranne quella di una coalizione «giamaica» (con Cdu/Csu e Fdp): e tutto lascia pensare che il partito si indirizzi più verso un'alleanza a sinistra che non con i conservatori.

Novità nei sondaggi - Il dato significativo è quello degli indecisi: sono molti gli elettori che ancora non hanno deciso a chi dare il voto, circa uno su quattro, molti di più che non quattro anni fa.
L'Ard-Deutschlandtrend rileva un 26% per la Spd, il dato migliore da maggio, 3 punti in più rispetto alla settimana precedente. L'unione è al 35%, mentre la Fdp raggiunge il 14%. La Linke ottiene l'11%, un punto in meno, i Verdi il 10%, due punti in meno. Indecisi il 24%.

Il Zdf-Politbarometer registra una crescita di due punti per la Spd, al 25%. Stabile anche per questo sondaggio il valore di Cdu/Csu, attorno al 36%; la Fdp scende di un punto al 13%, la Linke invariata all'11%, mentre i Verdi scendono al 10%.

Infine, da un sondaggio Emnid-Umfrage risulta che una coalizione nero-giallo otterrebbe il 48%, esattamente la stessa percentuale di un'eventuale alleanza Spd-Linke-Verdi.