3 ottobre 2025
Aggiornato 15:00
Strage in Afghanistan

«Riprovazione» del Papa per attentati in Afghanistan: serve pace

Angelus: «Penso anche a altri contingenti e a popolazioni civili»

CASTEL GANDOLFO - Il Papa esprime la sua «riprovazione» per gli attentati costati la vita a sei parà italiani a Kabul e, dopo l'Angelus domenicale a Castel Gandolfo, sottolinea che essi provocano «sconcerto nelle società che hanno a cuore il bene della pace e della civile convivenza».

«Per le numerose situazioni di conflitto che esistono nel mondo - ha detto Benedetto XVI affacciato alla finestra del Palazzo apostolico di Castel Gandolfo - ci giungono, quasi quotidianamente, tragiche notizie di vittime sia tra i militari che tra i civili. Sono fatti a cui mai possiamo abituarci e che suscitano profonda riprovazione, nonché sconcerto nelle società che hanno a cuore il bene della pace e della civile convivenza. In questi giorni - ha proseguito Ratzinger - la notizia del gravissimo attentato in Afghanistan ad alcuni militari italiani mi ha provocato profondo dolore.

Mi unisco con la preghiera alla sofferenza dei familiari e delle comunità civili e militari e, al tempo stesso - ha sottolineato il Papa - penso con eguali sentimenti di partecipazione agli altri contingenti internazionali, che anche di recente hanno avuto vittime e che operano per promuovere la pace e lo sviluppo delle istituzioni, così necessarie alla coesistenza umana; a tutti assicuro il mio ricordo davanti al Signore, con un particolare pensiero alle care popolazioni civili, e per tutti invito ad elevare a Dio la nostra preghiera».

«Desidero qui anche rinnovare il mio incoraggiamento alla promozione della solidarietà tra le Nazioni - ha poi detto Benedetto XVI - per contrastare la logica della violenza e della morte, favorire la giustizia, la riconciliazione, la pace e sostenere lo sviluppo dei popoli partendo dall'amore e dalla comprensione reciproca, come ho scritto recentemente nella mia enciclica 'Caritas in veritate'».