6 maggio 2024
Aggiornato 09:00
Esteri. Elezioni Afghanistan

Commissione: 6 settimane per riconta voti presidenziali afgane

Eventuale secondo turno non prima di primavera

KABUL - Il riconteggio delle migliaia di schede «sospette» delle presidenziali del 20 agosto in Afghanistan richiederà un mese e mezzo e, se ci volesse un secondo turno, sarebbe impossibile organizzarlo prima della primavera: è quanto ha assicurato all'Afp un responsabile elettorale, Daud Ali Najafi.

La Commissione elettorale indipendente (Iec) lo ha spiegato alla Commissione per le contestazioni elettorali (Ecc), incaricata di indagare sulle frodi e attende una risposta per sapere che misure prendere, ha dichiarato Najafi.

L'Iec ha annunciato martedì i risultati provvisori dello scrutinio, dando la maggioranza assoluta al presidente uscente, Hamid Karzai, con circa il 55% dei voti. Ma quest'ultimo può essere proclamato ufficialmente rieletto solo al termine delle inchieste e del riconteggio delle schede «sospette» di 2.500 seggi ordinata dall'Ecc.

Se un numero sufficientemente di voti dovesse essere invalidato, Karzai potrebbe essere spinto ad un secondo turno contro il suo principale avversario, l'ex ministro degli Esteri Abdullah Abdullah, che ha ottenuto meno del 28% dei voti.

Le operazioni di riconteggio delle schede sospette non sono ancora cominciate, contrariamente a quanto avevano annunciato di recente dei responsabili dell'Iec, ha precisato Najafi.

«Abbiamo fatto presente le nostre preoccupazioni all'Ecc poiché il riconteggio riguarda 34 province e richiederà almeno un mese e mezzo, ha spiegato Najafi. «E' un periodo troppo lungo e, se ci volesse un secondo turno, sarebbe troppo tardi» per l'arrivo del rigido inverno afgano che impedirebbe agli elettori di spostarsi nella maggior parte delle zone rurali, ha proseguito. Il voto sarebbe allora rimandato alla primavera. (con fonte Afp)