31 luglio 2025
Aggiornato 04:00
Esteri. Elezioni Afghanistan

Testa a testa Karzai-Abdullah, strage a Kandahar

Con il 10% delle schede conteggiate, due candidati intorno al 40%

KABUL - Con appena il 10 per cento delle schede conteggiate, il presidente afgano uscente Hamid Karzai è in testa nello spoglio delle elezioni di giovedì scorso, ma il suo vantaggio non è per il momento sufficiente a fargli dichiarare vittoria al primo turno. Stando ai primi risultati parziali annunciati dalla 'Commissione elettorale indipendente' (Iec), infatti, Karzai si è attestato intorno al 40% delle preferenze come il suo principale avversario, l'ex ministro degli Esteri Abdullah Abdullah.

Proseguono intanto le violenze sul fronte sud. Cinque autobomba collegate tra loro sono esplose a Kandahar facendo una strage: il bilancio provvisorio è di almeno 36 morti e 64 feriti. Gli ordigni, piazzati in cinque automobili parcheggiate, sono esplosi simultaneamente vicino a un edificio che ospita gli uffici dell'agenzia internazionale canadese per lo Sviluppo. Nella stessa zona si trovano anche le forze di sicurezza afgane e un progetto edilizio giapponese. Testimoni sul posto hanno riferito di scontri a fuoco subito dopo le esplosioni.

I guerriglieri islamici tentano di destabilizzare ulteriormente la situazione, già tesa per l'insicurezza sul risultato del voto. D'ora in poi, i dati preliminari verranno pubblicati a piccoli segmenti di giorno in giorno, fino a quelli definitivi attesi per metà settembre. Su 524mila schede ritenute valide (finora ne sono state annullate circa 31mila), Karzai ha ottenuto il 40,6% delle preferenze e Abdullah il 38,7%. Ma è ancora presto per trarre conclusioni. Della provincia di Kandahar, per esempio, sono stati finora conteggiati meno del 2% dei voti, mentre al momento non sono state incluse schede dalla provincia di Helmand: in entrambe le province Karzai dovrebbe ottenere un largo consenso, quindi il suo risultato sembra decisamente destinato a crescere.

Nel dettaglio su 524.444 schede dichiarate valide, 212.927 sono andate al presidente uscente contro le 202.889 per Abdullah. Dietro a questo testa a testa, si sono piazzati il candidato indipendente Ramazan Bashardost (10,2% con 53.740 preferenze) e l'ex ministro delle Finanze Ashraf Ghani (2,9% con 15.143 preferenze). Se né il presidente uscente né il principale avversario Abdullah riusciranno a ottenere più del 50%, i due dovranno confrontarsi di nuovo al secondo turno. I sostenitori di Karzai si sono già sbilanciati, affermando che il presidente ha raggiunto circa il 70% delle preferenze, mentre Abdullah ha denunciato pesanti irregolarità a favore di Karzai.

Per la prima volta, oggi l'ex ministro degli Esteri tagico, già stretto collaboratore del comandante Massud, ha mostrato ai giornalisti delle prove di presunti brogli fra cui un pacchetto di schede false pro-Karzai, un video di sostenitori del presidente uscente che compilano diverse schede ciascuno a favore del leader e una foto che mostra una scena di intimidazioni in un seggio elettorale. «Se questa manovra diffusa sarà ignorata, questo è il tipo di regime che sarà imposto all'Afghanistan per i prossimi cinque anni e con questo tipo di sistema, un sistema che ha distrutto ogni istituzione, che ha infranto ogni legge» ha denunciato Abdullah poco prima della pubblicazione dei primi dati.