29 aprile 2024
Aggiornato 06:00
Le elezioni presidenziali in Afghanistan vittoria per la democrazia

UE: «Un successo, ma trasparenza nel conteggio dei voti»

Capo osservatori Morillon: «Elezioni eque ma non sempre libere»

BRUXELLES - Le elezioni presidenziali in Afghanistan costituiscono una vittoria per la democrazia, ma occorre adesso che il conteggio dei voti sia portato a termine in modo trasparente: lo ha affermato il Commissario per le Relazioni esterne dell'Ue, Benita Ferrero-Waldner.

Al termine di una giornata elettorale segnata da minori violenze di quanto temuto alla vigilia, i due principali candidati hanno infatti proclamato la vittoria al primo turno: il presidente uscente Hamid Karzai, favorito dai sondaggi ma che potrebbe essere stato danneggiato dalla bassa affluenza nel sud del Paese, e l'ex ministro degli esteri Abdullah Abdullah.

In una conferenza stampa tenuta a Kabul il responsabile degli osservatori dell'Ue, Philippe Morillon, ha dichiarato che in generale il voto si è svolto in modo equo ma che le elezioni non sonno state «libere» in alcune regioni del Paese a causa delle minacce di colpire i seggi da parte delle milizie talebane.

«Quel che abbiamo potuto osservare in generale è stato giudicato positivo ed equo, in base ai nostri criteri», ha concluso Morillon, sottolineando tuttavia come sia ancora troppo presto per dare un giudizio definitivo sulle modalità delle elezioni.

Secondo quanto reso noto dalla Fondazione afgana per le elezioni libere ed eque, la minaccia talebana di mutilare gli elettori che si fossero recati ai seggi è stata portata a termine in almeno due casi nella provincia meridionale di Kandahar, una delle culle del movimento estremista.