2 maggio 2024
Aggiornato 15:30
A due giorni dalle elezioni presidenziali

Si intensificano attacchi contro il voto in Afghanistan

Autobomba a Kabul e Oruzgan, agguati a Farah e nell'est

KABUL - A due giorni dalle elezioni presidenziali e provinciali l'Afghanistan è stato ancora scosso da nuovi attacchi contro le forze di sicurezza internazionali e l'esercito afgano impegnati nel garantire un voto libero e regolare.

A Kabul i talebani hanno messo a segno e rivendicato subito dopo un attentato suicida con autobomba nella parte est di Kabul, lungo la strada che collega la capitale a Jalalabad, facendo almeno sette vittime civili, secondo quanto riferito dalle autorità locali. Un portavoce della forza Isaf-Nato ha annunciato vittime anche tra i soldati del contingente internazionale. Poco dopo, una fonte militare italiana ha precisato ad Apcom che sarebbero sei i militari morti, tutti di nazionalità britannica. Il bilancio è provvisorio: ma intanto l'Onu ha annunciato che nell'attentato sono morti anche due suoi dipendenti, di nazionalità afgana. I feriti sono una cinquantina.

In un altro attentato suicida, compiuto da un kamikaze nella provincia di Oruzgan, nel sud del Paese, sono morte altre cinque persone, tre soldati afgani e due civili, mentre si è appreso oggi che un candidato alle elezioni provinciali, che si terranno congiuntamente alle provinciali, è stato ucciso ieri dai talebani in una imboscata nella provincia settentrionale di Jawzjan.

Anche i soldati italiani sono finiti nel mirino degli insorti. Questa mattina, nel corso di una operazione congiunta, le forze di sicurezza afgane e i militari italiani sono stati attaccati a circa 30 chilometri a nord est di Farah. Non ci sono stati feriti o vittime. Il ministro degli Esteri Franco Frattini ha condannato gli episodi di violenza e ha espresso il «forte auspicio» che le elezioni del 20 agosto si svolgano in «maniera credibile in un clima il più possibile sereno e senza intimidazioni». Da parte sua il presidente della Camera, Gianfranco Fini, si è detto «preoccupato per «l'intensificarsi dell`offensiva terroristica in Afghanistan».

Sempre stamani due colpi di mortaio sono caduti nei pressi del palazzo presidenziale di Kabul, mentre nella zona est del Paese, due soldati statunitensi sono morti e altri tre sono rimasti feriti in seguito all'esplosione di un ordigno lasciato sulla strada. Ma nonostante l'intensificarsi degli attacchi la Nato ha annunciato che nella giornata di giovedì sospenderà l'offensiva militare, per concentrare le sue attività nelle operazioni di protezione dei cittadini che andranno a votare. Anche l'esercito afgano osserverà una 'tregua elettorale', proclamata dal presidente uscente Hamid Karzai, in cerca di una rielezione.

Karzai resta sempre il favorito, ma le minacce dei talebani rischiano di influenzare la contesa se gli elettori di etnia pashtun, che cinque anni fa appoggiarono l'attuale presidente, diserteranno per paura le urne nelle province meridionali. Per non lasciare nulla di intentato in vista delle elezioni, il governo Karzai ha approvato qualche giorno fa, con il beneplacito dei mullah, la legge sul diritto di famiglia per la minoranza sciita. Si tratta di una versione emendata della famigerata legge che 'legalizzava gli stupri' in famiglia, e che tante critiche internazionali provocò pochi mesi fa.

Intanto, da Bruxelles la Commissione europea ha denunciato il rischio di «brogli elettorali». Gli osservatori europei in Afghanistan sono al corrente «di irregolarità nella procedura di registrazione» degli elettori, che potrebbero dare vita a «potenziali brogli», ha detto il portavoce della Commissione.