23 agosto 2025
Aggiornato 05:30
Missione riuscita in Corea del nord

Nordcorea: Bill Clinton ottiene la liberazione delle giornaliste

Rischiavano 12 anni di lavori forzati

SEOUL - L'ex presidente statunitense Bill Clinton è riuscito nella missione in Corea del nord: il leader nordcoreano Kim Jong Il ha infatti deciso di «graziare» le due giornaliste americane Laura Ling e Euna Lee, arrestate il 17 marzo scorso per essere entrate nel paese senza autorizzazione e perciò condannate a 12 anni di lavori forzati.

Presentate le scuse - Secondo quanto riferisce l'agenzia di Stato nordcoreana Kcna, Bill Clinton ha presentato le scuse a Kim Jong Il per il comportamento delle due donne ottenendo così la promessa del loro rilascio. «La misura presa per liberare le giornaliste americane è una manifestazione della politica umanitaria della Repubblica democratica della Corea», scrive l'agenzia.

Giunto a sorpresa a Pyongyanga per parlare direttamente con Kim Jong Il, Clinton è stato accolto calorosamente con fiori e strette di mano dai dirigenti nordcoreani. Bill Clinton e Kim Jong Il hanno avuto «un colloquio esauriente» nel corso di una cena svolta «in un'atmosfera cordiale», organizzata in onore dell'ospite americano, secondo Kcna, che ha riferito di un «messaggio verbale» del presidente Barack Obama trasmesso dall'ex presidente Usa al leader nordcoreano. Ma la Casa Bianca ha immediatamente smentito la notizia attraverso il portavoce Robert Gibbs. La circostanza «non è vera», ha sottolineato. La missione di Clinton ha carattere puramente umanitario e non politico, hanno detto da Washington. Secondo quanto ha riferito l'emittente americana ABC, Clinton ha potuto anche incontrare le due giornaliste che lavorano per Current Tv, canale di San Francisco, fondata dall'ex-vice-presidente statunitense Al Gore.

Dimensione politica - Secondo alcuni analisti, al di là di questa missione di buoni uffici, la visita di Clinton - la seconda di un ex presidente Usa dopo quella di Jimmy Carter nel 1994 - riveste, almeno per Pyongyang, una dimensione politica. La visita di Clinton - giunta in un momento di forte «impasse» del dossier nucleare nordocoreano, dopo i test missilistici condotti dalla Corea del Nord il 25 maggio e il 4 luglio, condannati dal Consiglio di sicurezza dell'Onu - potrebbe contribuire a far «ripartire» le relazioni tra Pyongyang e Washington.