20 aprile 2024
Aggiornato 11:30
Elezioni IRAQ

Kurdistan, proiezioni voto: opposizione guadagna terreno

Si è votato ieri per presidenziali e legislative

SULEIMANIYEH - In attesa dei risultati definitivi delle elezioni legislative e presidenziali nel Kurdistan iracheno, emerge in modo netto un'avanzata dell'opposizione riformista.

IN CALO KURDISTANIA - La lista dissidente curda è riuscita infatti, al termine di una campagna elettorale per le legislative centrata sulle denunce di corruzione, a minacciare l'egemonia dei due grandi partiti tradizionali e potrebbe trasformarsi in una forza concreta di opposizione nel parlamento autonomo del Kurdistan iracheno. Secondo le proiezioni la lista comune «Kurdistania«, formata dai due grandi partiti tradizionali, dovrebbe ottenere 55 seggi, mentre nell'assemblea precedente Pdk e Upk disponevano di 78 seggi.

Secondo un responsabile del Goran (Cambiamento in lingua curda) la sua lista otterrebbe almeno 28 dei 111 seggi del nuovo parlamento: «Abbiamo raccolto il 50% dei suffragi nella provincia di Suleimaniyeh, che corrispondono a 19 seggi, e il 22% in quella di Erbil, cioè 9 seggi».

SCRUTINIO PRESIDENZIALI - Anche lo scrutinio presidenziale si è dimostrato un duro colpo per il potere costituito. Il presidente curdo uscente Massoud Barzani, che pensava di trasformare il voto in un plebiscito in suo favore (sono le prime elezioni presidenziali a suffragio universale), è stato superato nella provincia di Suleimaniyeh da Kamal Mirawdly, un universitario con base a Londra. «secondo i risultati ancora provvisori, nella provincia di Suleimaniyeh, la lista del Cambiamento è in testa», indica il suo sito internet.

I risultati preliminari saranno resi noti questa sera, secondo quanto comunicato dalla commissione elettorale irachena.