29 aprile 2024
Aggiornato 17:00

Europee: in Francia vince Ump, crollo Ps, benissimo Verdi

I socialisti avevano oltre 10 punti di più nel 2004

PARIGI - Soddisfazione del partito di governo Ump, crollo dei socialisti di Martine Aubry: sono i dati delle elezioni europee in Francia secondo gli exit poll pubblicati attorno alle 20. Ma si registra anche l'ottimo risultato del partito Europe Ecologie guidato d Daniel Cohn Bendit e dall'ex magistrato Eva Joly (fra il 14,8% e il 15,4%, secondo alcune stime quasi alla pari con i socialisti), e l'ingresso all'Eurocamera del Nuovo Partito Anticapitalista, i trotzkisti guidati dal giovane Olivier Besancenot.

Il voto è anche segnato dal risultato assai deludente del centrista Francois Bayrou che con il suo MoDem ottiene solo l'8,7%, mentre sperava di rafforzare le sue posizioni di potenziale sfidante di Nicolas Sarkozy in vista delle presidenziali del 2012.

L'astensionismo è stato altissimo: avrebbe toccato il 60%, mentre alle ultime presidenziali del 2007 aveva superato l'80%. D'altronde il risultato delle europee del 2004 non era molto diverso: l'astensione aveva toccato il 58% in Francia. E il dato è in linea con quello europeo che registra una media di affluenza del 43%.

La soddisfazione è forte nei ranghi del partito della maggioranza del presidente Nicolas Sarkozy. L'Ump ottiene fra il 28,3 e il 28,4% dei voti secondo le stime dell'istituto OpinionWay, mentre i socialisti sono accreditati di un punteggio fra il 16,8% e il 17,5%. La Francia conta ora 72 deputati a Strasburgo (ne aveva 78 ma i numeri sono stati modificati dopo le ultime ondate di allargamento). In termini di seggi all'Eurocamera la differenza sarebbe di 28 per l'Ump a 15 per i socialisti. Ciò significa che l'Ump conquisterebbe 11 deputati in più, e i socialisti ne perderebbero oltre la metà: nel 2004 avevano una percentuale del 29% e 31 seggi.

Secondo una stima dell'istituto Tns-Sofres, nella regione Ile de France dove si trova la capitale il partito dei Verdi Europe Ecologie arriverebbe al 19,8% dei voti sorpassando il PS che otterrebbe appena il 14%. Sempre secondo una stima Sofres, è possibile che a livello nazionale il PS prenda appena il 16,8% contro il 16,2% degli ecologisti. E al partito di Cohn Bendit va aggiunto il risultato di un altro partito verde, l'Alliance écologiste di Antoine Waechter e Francis Lalanne che avrebbe attorno al 3,7%.

Da segnalare inoltre il risultato sopra il 6% del Fronte Nazionale, l'estrema destra di Jean Marie Le Pen, e del Front de Gauche che raccoglie vari partiti dell'estrema sinistra; sopra il 5% anche il Nuovo Partito Anticapitalista di Olivier Besancenot che entra in parlamento a Strasburgo per la prima volta.

Sul piano nazionale per il governo emergono dati rassicuranti, che segnalano la tenuta della maggioranza presidenziale anche se molti francesi si dicono scontenti dell'operato di Sarkozy. Il premier Francois Fillon ha parlato di un «successo» promettendo che Francia sarà in «prima linea» per raccogliere «due grandi sfide: la crisi economica e il riscaldamento climatico». Dovrà invece leccarsi le ferite il Partito Socialista guidato da Martine Aubry, che non vede la fine del tunnel dopo le brucianti sconfitte degli ultimi anni: i socialisti hanno perso le ultime 3 elezioni presidenziali e non appare probabile al momento che riescano a conquistare l'elettorato alle presidenziali del 2012. Pagano anche lo scotto della profonda spaccatura fra la Aubry e la ex candidata alle presidenziali Segolene Royal.