29 marzo 2024
Aggiornato 07:30

Disastro aereo, inquirenti: bomba non esclusa, ma improbabile

Ipotesi esplosione a bordo «non è coerente» con elementi raccolti

Le Bourget (Francia) - L'ipotesi di una bomba a bordo dell'Airbus A330 scomparso lunedì in volo sull'Atlantico «non può essere esclusa al 100%» ma «non è coerente» con i dati in possesso degli inquirenti: lo ha affermato in conferenza stampa Paul-Louis Arslanian, responsabile dell'Ufficio Inchieste e Analisi francese (Bea).

Finora gli unici elementi obbiettivi di riscontro sono i 24 messaggi automatici di avaria, «che non parlano, non commentano, semplicemente comunicano una situazione», ha spiegato Arslanian, ma che non sembrano collimare con l'ipotesi di un ordigno a bordo.

Quanto alla situazione di «incoerenza» tra le velocità (rispetto all'aria) dell'apparecchio misurate dai differenti calcolatori di bordo e riflessa nei messaggi automatici, Arslanian ha sottolineato come Airbus abbia avviato già qualche tempo fa un programma di sostituzione e miglioramento dei relativi sensori, che in alcune occasioni avevano causato problemi sebbene mai abbastanza gravi da mettere in pericolo la sicurezza del volo.

Secondo gli esperti i messaggi di avaria (trasmessi nell'arco di quattro minuti - sarebbero tuttavia da considerarsi più un effetto dell'incidente (probabilmente la progressiva frammentazione dell'apparecchio, precipitato da oltre 10mila metri di quota) che non un riflesso della sua causa; proprio l'assenza di un sos di qualsiasi genere farebbe pensare che qualsiasi incidente possa essere occorso debba essere stato gravissimo ed essere avvenuto in tempi estremamente rapidi, tali da non dare all'equipaggio la possibilità di reagire.