23 aprile 2024
Aggiornato 11:30

Scudo Usa, Mosca: no riduzione armi nucleari senza chiarimenti

«Prima Russia vuole avere certezze su progetto difesa statunitense»

MOSCA - La Russia non ridurrà il suo potenziale di armamenti nucleari fino a quando non ci sarà stato un chiarimento completo sul progetto di scudo antimissilistico statunitense in Europa centrorientale da parte di Washington, ha dichiarato il capo di stato maggiore russo Nikolai Makarov, scrive Interfax.

«Non modificheremo in alcun modo le Forze missilistiche strategiche russe. Fino a quando la situazione nel mondo, e in particolare sul sistema di difesa missilistica, non sarà chiara, non toccheremo il nostro potenziale nucleare - ha spiegato il generale - Le forze nucleari strategiche sono una questione inviolabile per noi, abbiamo speso su questo settore fondi che sono abbastanza per mantenere la stabilità nel mondo al livello dovuto».

Mercoledì si è conclusa la tre giorni di colloqui russo-americani per il rinnovo del Trattato Start 1 sul disarmo nucleare, primo test concreto sia per il 'riavvio' delle relazioni tra Mosca e Washington, sia per i progetti di graduale riduzione delle atomiche prospettati dal presidente statunitense Barack Obama. Le dichiarazioni di oggi, però, non collimano con le parole di ottimismo trapelate dopo la fine dei colloqui dalle due delegazioni.

Lo Start, che ha permesso la riduzione di un terzo degli arsenali delle due superpotenze nucleari, è stato firmato nel 1991 e scade il prossimo 5 dicembre. La Russia, per rinnovarlo o per concordare nuove clausole, vorrebbe inserire in qualche modo il dossier dello scudo antimissile Usa che George W. Bush voleva fortemente costruire in Europa centro-orientale e che Obama non intende archiviare in automatico, pur mostrandosi molto meno interessato al progetto. Secondo vari analisti, la soluzione potrebbe essere un rinvio alle calende greche del piano che tanto irrita Mosca, motivato da una «valutazione comune dei rischi».