7 maggio 2024
Aggiornato 06:00
Medio Oriente

Stampa araba ignora messaggio Bin Laden, domina Obama

Sembra al tramonto la stella dello sceicco del terrore

Se Osama Bin Laden, attaccando Barack Obama, voleva con il suo messaggio di ieri distrarre l'attenzione del mondo islamico dallo storico viaggio del presidente americano in Medio Oriente, a leggere i giornali arabi di oggi, si può affermare tranquillamente che lo sceicco del terrore ha fatto un clamoroso flop.

A differenza dei media occidentali che hanno dato ampio risalto, sulla grande stampa araba non c'è nessun titolo in prima pagina sul messaggio del numero uno di al Qaida; tra le tv, esclusa l'emittente qatriota al Jazeera che ha trasmesso per prima la registrazione audio attribuita allo sceicco: neanche un cenno su Bin Laden sulla grande rivale l'emittente saudita, al Arabiya. Persino sui siti fondamentalisti, il 'risveglio' dello sceicco ha suscitato pochi entusiasmi tra i suoi sostenitori internauti.

«Il Messia Obama» (al Jazeera); «Musulmani di tutto il mondo... Vi parla Obama» (Assafir) sono solo due titoli che riflettono la febbrile attesa per il discorso dell'inquilino della Casa Bianca al mondo islamico che pronuncerà oggi dal Cairo. Tra i grandi giornali, il palestinese al Quds al Arabi tradizionalmente su posizioni anti-occidentali è l'unico che fa un cenno in prima pagina alle parole attribuite allo sceicco del terrore. «Bin Laden lo accusa di seguire le orme di Bush», è il catenaccio che precede il titolo d'apertura tutto su Obama: «Grande accoglienza in Arabia saudita e sit-in di protesta al Cairo».

I principali quotidiani panarabi editi a Londra, come al Hayat e al Sharq al Awsat, dedicano al messaggio solo poche righe, ma nelle pagine interne: «Bin Laden accusa Obama di seguire le orme di Bush», sono i titoli. Giornali, media, siti web e commenti di gente per le strade «ottimisti» e scettici», tutti insieme sembrano voler «ascoltare» Obama.

Al di là dello scarso rilievo dato al nuovo messaggio di al Qaida, l'impressione è che le parole di Osama abbiano perso ogni fascino persino tra i suoi abituali sostenitori. Sul sito on-line della tv al Jazeera, che tradizionalmente ospita i commenti più favorevoli ad al Qaida, ci sono solo 10 contributi a commento del nuovo proclama: Cinque utenti inneggiano al loro leader qaidista, altri cinque sono perplessi oppure delusi: «è morto», «è sparito»; «ma cosa vuole il risuscitato?», sono i commenti.

Del resto, anche su un sito fondamentalista come muslim.net da sempre vicino ad al Qaida, persino gli internauti jihaddisti sembrano stanchi di esultare: poche righe di pochissimi irriducibili che cercano di dare coraggio agli altri: sembrano proprio finiti i tempi in cui arrivavano in migliaia le plebiscitarie approvazioni della gesta dello sceicco del terrore.