19 agosto 2025
Aggiornato 12:30
Medio Oriente

Lieberman ribadisce il suo appoggio alla Road map

Il piano prevede la nascita di uno Stato palestinese indipendente

GERUSALEMME - Il ministro degli Esteri israeliano Avigdor Lieberman ha ribadito ancora una volta oggi di essere a favore della Road map, il piano di pace elaborato dal Quartetto (Usa, Russia, Onu e Ue) nel 2003, e ha esortato il suo governo a ratificarlo. Lo riporta il Jerusalem Post. Il piano prevede un percorso a tappe per israeliani e palestinesi, per giungere alla nascita di uno Stato palestinese indipendente che coesista in pace con Israele.

«La Road map ha una sua logica», ha detto il capo della diplomazia israeliana parlando alla Radio militare. Il piano «ha anche due documenti chiave, che indicano come una entità palestinese debba essere costruita».

«Dobbiamo avere una prospettiva inclusiva e progredire in modo graduale e con cautela», ha aggiunto. «Ciò che è importante è l'approccio israeliano, non quello americano. Dobbiamo avere un messaggio chiaro per l'opinione pubblica israeliana e la comunità internazionale. Non ci sono in questo momento messaggi chiari riguardo alla direzione della politica israeliana».

Lierbeman ha quindi ricordato che neanche il premier Benjamin Netanyahu esclude la Road map, che «ha una sua validità internazionale, essendo stata accettata dagli Stati Uniti e dal Consiglio di Sicurezza dell'Onu».

Sul fatto che il piano si basi sul principio dei due Stati - israeliano e palestinese - coesistenti in pace, non ancora accettato formalmente dal governo Netanyahu, Lieberman ha notato che non ci sono possibilità perchè si materializzino precondizioni di questo tipo. «Ho detto più di una volta che - se raggiungiamo le condizioni dell'Unione Europea e i confini qui saranno come quelli di Italia, Svizzera e Francia - sarei pronto a evacuare la mia casa (nell'insediamento in Cisgiordania) di Nokdim», ha affermato il ministro. «Ma sfortunatamente non mi sembra che si stia verificando questo, anzi c'è un trend opposto».

Lieberman, che recentemente ha svolto il suo primo tour diplomatico in Europa, con tappe a Roma, Parigi, Praga e Berlino, si recherà la prossima settimana a Mosca. Il ministro ha criticato il suo collega russo, Sergey Lavrov, per aver incontrato sabato scorso a Damasco il leader di Hamas in esilio Khaled Meshaal. «E' stato un grave errore», visto che anche «i russi» scoraggiano i rappresentanti della comunità internazionale «a incontrare gli esponenti ceceni».