Il Papa allo Yad Vashem: «Mai negare, sminuire o dimenticare Shoah»
«Nomi delle vittime incisi in modo indelebile in memoria di Dio»
GERUSALEMME - Possano le «sofferenze» degli ebrei morti nella Shoah «non essere mai negate, sminuite o dimenticate»: è il monito pronunciato da Papa Ratzinger allo Yad Vashem.
Nel primo giorno del suo soggiorno in Israele, Benedetto XVI visita il memoriale della Shoah di Gerusalemme a pochi mesi dalle polemiche suscitate dalle dichiarazioni negazionistiche del vescovo lefebvriano Richard Williamson. «Possano i nomi di queste vittime non perire mai!», ha detto Benedetto XVI. «Possano le loro sofferenze non essere mai negate, sminuite o dimenticate! E possa ogni persona di buona volontà vigilare per sradicare dal cuore dell'uomo qualsiasi cosa capace di portare a tragedie simili a questa!».
«Sono giunto qui - ha detto ancora Ratzinger - per soffermarmi in silenzio davanti a questo monumento, eretto per onorare la memoria dei milioni di ebrei uccisi nell'orrenda tragedia della Shoah. Essi persero la propria vita, ma non perderanno mai i loro nomi: questi sono stabilmente incisi nei cuori dei loro cari, dei loro compagni di prigionia, e di quanti sono decisi a non permettere mai più che un simile orrore possa disonorare ancora l'umanità. I loro nomi, in particolare e soprattutto - ha detto il Papa - sono incisi in modo indelebile nella memoria di Dio Onnipotente».