25 aprile 2024
Aggiornato 08:30

Presidenziali Iran, candidato falco: Ahmadinejad ci porta a abisso

Ex capo pasdaran ritica dichiarazioni su Shoah e apre agli Usa

TEHERAN - Duro attacco al presidente iraniano Mahmoud Ahamdinejad sferrato ieri da Mohsen Rezai candidato dei conservatori per le elezioni presidenziali del prossimo giugno in Iran. Il sito web della tv satellitare al Arabiya, riporta le parole di fuoco dell`avversario interno alla coalizione dei falchi dell'attuale presidente accusato di «portare la patria sull'orlo dell'abisso» con la sua «avventurosa» politica internazionale e interna.

Rezai, ex capo dei guardiani della rivoluzione islamica, i pasdaran, ha parlato ieri sera in una conferenza stampa tenuta a Teheran. Dunque, un falco che accusa Ahmadinejad di demagogia, propone un governo di coalizione «serio» capace di dialogare con l`occidente, salvare l`economia e restituire onore all`Iran. Canta le virtù del pragmatismo e, soltanto a evocarlo, si è già guadagnato la stelletta internazionale di «conservatore moderato».

Tutt'oggi la candidatura dell'attuale presidente per un secondo mandato non è stata annunciata e pertanto, Rezai, risulta per il momento l'unico candidato dei conservatori. E' la politica economica di Ahamdinejad ad essere al centro delle critiche di Rezai che la definisce, «uno sperpero del danaro pubblico in giro per il paese». Sulle recenti aperture del presidente Usa, Barack Obama, spiega che «oggi, l'occidente e l'America, hanno bisogno di noi» e perci? ha insistito sulla necessita di «sfruttare questo loro bisogno per servire i nostri interessi nazionali».

Parole critiche anche contro le dichiarazioni di Ahamdinejad che ha negato l'olocausto: Per l'ex capo dei pasdaran, la Shoah «è una questione storica che non deve essere strumentalizzata politicamente». Anche su un tema delicato come quello del programma nucleare, Rezai, vede nell'atteggiamento di Ahamdinejad una «sorta di avventurismo».

Rezi, si era candidato alle presidenziali del 2005, ma all'ultimo momento si era ritirato per tornare a ricandidarsi per questa tornata. «La mia sfida principale - ha detto - è la lotta alla miseria, all'inflazione e alla disoccupazione».