19 aprile 2024
Aggiornato 21:00

Iraq: gli ultimi giorni delle forze britanniche nel Paese

L'esercito renderà omaggio ai caduti prima dell'imminente ritiro

BAGHDAD - Il sud dell'Iraq è relativamente più tranquillo di un anno fa, ma quando le forze britanniche invasero l'Iraq nell'ambito della coalizione guidata dagli Usa nel 2003, poche persone immaginavano che i soldati di sua maestà sarebbero stati ancora nel paese mediorientale più di sei anni dopo.

Alla Bbc il sergente Steve Denny e il fuciliere Sameer Hassan hanno raccontato del loro periodo in servizio e dei preparativi per lasciare Bassora. L'esercito britannico renderà omaggio ai caduti prima del ritiro degli ultimi soldati. Una cerimonia si terrà oggi alla periferia della città irachena meridionale, nel quadro dei preparativi per la partenza. I soldati inaugureranno una muro per ricordare i 179 soldati morti dall'inizio della guerra nel marzo 2003. I comandanti britannici stanno per cedere il controllo della ricca regione petrolifera meridionale. Le forze di sicurezza irachene assumeranno il pieno controllo, e allo stesso tempo la presenza delle truppe americane verrà rafforzata nel sud, prima del completo ritiro dei soldati britannici questa primavera.

Il Pentagono ha annunciato la fine della presenza militare in Iraq nell'agosto 2010 e il ritiro delle sue truppe entro la fine del 2011.

Sul ruolo dei soldati britannici nel «Paese dei due fiumi» il presidente iracheno Jalal Talabani, ha detto alla Bbc: «Questa è una missione di liberazione. Per la prima volta le forze britanniche stanno giocando questo ruolo». Secondo il leader curdo-sunnita, se nel passato i «britannici sono venuti per occupare contro la volontà del popolo iracheno. Qusta volta sono venuti per liberare il popolo iracheno dalla peggiore delle dittature».