2 maggio 2024
Aggiornato 01:30

Nordcorea, Kim: confermato a guida Paese, appare in pubblico

Terzo mandato da presidente Commissione nazionale difesa

SEOUL - Kim Jong Il è stato confermato alla guida della Corea del Nord e ha effettuato la sua prima grande apparizione pubblica da alcuni mesi a questa parte.
Quattro giorni dopo il controverso lancio di un razzo nordcoreano, il «Caro Leader», 67 anni, ha ottenuto un terzo mandato da presidente della Commissione nazionale di difesa, la più alta autorità di questo Paese, al termine di una votazione puramente formale del Parlamento. Kim guida una nazione di 24 milioni di abitanti, che dispone di un programma nucleare militare e di un esercito di 1,19 milioni di uomini, uno dei più importanti del mondo. Ha raccolto l'eredità di suo padre Kim Il Sung, morto nel 1994 e che ha simbolicamente mantenuto il titolo di presidente.

L'uomo forte del regime comunista più segreto del pianeta ha presieduto la seduta inaugurale dell'Assemblea popolare suprema a Pyongyang, facendo la sua prima grande uscita pubblica da quando circolano insistentemente le voci - confermate dagli Stati Uniti e la Corea del Sud ma smentite dal regime - sulla crisi di apoplessia che avrebbe avuto nell'agosto 2008. Dalle immagini della tv di stato è apparso però molto dimagrito e invecchiato: è arrivato zoppicando leggermente, accompagnato dagli applausi dei deputati tutti in piedi per ospitarlo. Il leader nordcoreano era scomparso dagli organi di informazione dalla metà di agosto.

A settembre, non aveva assistito alla parata per il sessantesimo anniversario della Repubblica democratica popolare di Corea, assenza che aveva alimentato le indiscrezioni sulla sua salute ed eventuale successione. Era riapparso nei mass media nazionali a inizio ottobre, quando aveva visitato aziende agricole, fabbriche e reparti militari. Foto recenti evidenziano che ha perso parecchio peso. Sulle immagini pubblicate il 19 marzo da Kcna, il «Caro Leader» sembrava reggersi a una ringhiera per tenersi dritto.

Il regime ha cercato di mobilitare la popolazione dietro il suo presidente negli ultimi giorni, prima della seduta inaugurale del Parlamento e dopo il controverso lancio domenica di un presunto razzo che avrebbe messo in orbita un satellite di comunicazioni, ma che potrebbe essere stato in realtà - secondo Corea del Sud, Giappone e Stati Uniti - un test clandestino del lancio di un missile di lunga gittata. Questi Paesi tentano di ottenere una condanna del lancio in Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ma la Cina, principale alleato di Pyongyang, si è opposta con la Russia a questa condanna. L'ambasciatore nordcoreano all'Onu ha dichiarato che il suo Paese prenderebbe «misure forti» se il Consiglio di sicurezza si schierasse.