12 ottobre 2025
Aggiornato 09:30

Yemen: un condannato a morte per contatti con Israele

Altri due a pene carcerarie

Sana'a - Uno yemenita, processato con l'accusa di aver comunicato via internet con il Primo ministro israeliano, Ehud Olmert, per complottare contro lo Yemen, è stato condannato a morte. Lo ha reso noto una fonte giudiziaria di Sana'a aggiungendo che ad altre due persone coinvolte nella vicenda sono state inflitte pene detentive.

Bassam al Haidari, 26 anni, è stato condannato alla pena capitale, Imad al Rimi, 23 anni, a cinque anni di prigione e Abdallah al Mahfal, 24 anni, a tre anni, secondo il verdetto del tribunale antiterrorismo di Sana'a dove erano sotto processo dal 10 gennaio, con l'accusa di «contatti con un Paese nemico». «E' ingiusto e il giudice è ingiusto», ha gridato il terzo accusato mentre i primi due sono rimasti impassibili alla lettura della sentenza. I tre hanno subito impugnato il verdetto. Secondo l'atto d'accusa, Bassam al Haidari ha «preso l'iniziativa d'inviare una email al Primo ministro dell'entità sionista nella quale scriveva: 'Noi siamo l'Organizzazione della Jihad islamica e voi siete ebrei. Ma voi siete onesti e noi siamo pronti a tutto'».

L'atto di accusa afferma inoltre che Bassam al Haidari, alias Abu Ghaith, aveva in seguito «ricevuto la risposta del Primo ministro dell'entità sionista nella quale era scritto: «'Noi siamo pronti a sostenervi'». La vicenda era stata resa nota nell'ottobre 2008 dal presidente Ali Abdallah Saleh in persona, che in quell'occasione aveva anche annunciato lo smantellamento di «una cellula terrorista» legata, secondo lui, ai servizi segreti israeliani. L'atto di accusa situa i contatti fra queste tre persone e Israele nel periodo fra il maggio e il settembre 2008. La questione dei contatti con Israele è critica nello Yemen dove l'opinione pubblica e le autorità sono ostili allo Stato ebraico e molto solidali con i palestinsi. (con fonte Afp)