Dopo il video-messaggio Obama potrebbe scrivere a Khamenei
Allo studio nuove iniziative per aprire un dialogo con Teheran
WASHINGTON - Dopo il messaggio video una lettera all'ayatollah Ali Khamenei, la suprema autorità spirituale iraniana. E' questa la nuova mossa che i consiglieri della Casa Bianca hanno suggerito al presidente Usa Barack Obama per convincere Teheran ad aprirsi al dialogo con gli Stati Uniti. Lo si apprende da fonti ben informate dell'amministrazione.
Con una iniziativa senza precedenti nei tormentati rapporti tra Washington e Teheran, nella notte fra giovedì e venerdì Obama ha indirizzato agli iraniani un lungo video-messaggio, sottotitolato in lingua Farsi, centrato sulla necessità di «stabilire rapporti costruttivi tra Stati Uniti, Iran e comunità internazionale» e di avviare una «nuova stagione» del dialogo. La prima risposta ufficiale alla storica apertura di Obama è giunta dopo 24 ore per voce dello stesso Khamenei, il quale, pur adottando una retorica aggressiva e minacciosa, si è detto disponibile al cambiamento solo se Washington dimostrerà con i fatti e non solo a parole un nuovo atteggiamento nei confronti dell'Iran.
«Non abbiamo nessuna esperienza della nuova amministrazione e del presidente Usa. Osserveremo e giudicheremo. Cambiate e il nostro atteggiamento cambierà. Se voi non cambierete atteggiamento, sappiate che il nostro popolo si è rafforzato, è diventato più forte in questi ultimi trent'anni» e continuerà a resistere, ha dichiarato il leader iraniano davanti a decine di migliaia di persone nella città santa di Mashhad (nordest), in un discorso diffuso dalla tv di Stato.
Già venerdì il portavoce della Casa Bianca, Robert Gibbs, aveva detto che sono in cantiere altre iniziative per permettere una ripresa del dialogo con Teheran. Ora il Wall Street Journal rivela che Obama potrebbe prendere in mano carta e penna e scrivere direttamente a Khamenei, per testimoniare la sua sincera volontà di imprimere una svolta nei rapporti tra i due Paesi, interrotti nel 1979. Le parole di Obama non sono comunque rivolte solo all'Iran, precisa il quotidiano finanziario, ma anche agli alleati europei, alla Russia e alla Cina. Fonti dell'amministrazione spiegano infatti che la Casa Bianca vuole convincere la comunità internazionale che la linea seguita dalla nuova amministrazione differisce in modo netto da quella della precedente amministrazione Bush, e per questo è disposta ad offrire una concreta chance all'Iran.
In questo modo, se Teheran respingerà le offerte al dialogo e continuerà a portare avanti i suoi programmi atomici, ignorando gli appelli della comunità internazionale, Washington potrà così conquistare con più facilità un ampio sostegno a un eventuale inasprimento delle sanzioni economiche contro Teheran, ed anche a un possibile intervento militare. L'idea della lettera a Khamenei piace a molti analisti e consiglieri della Casa Bianca: si tratterebbe infatti a loro giudizio del modo migliore per coinvolgere direttamente la suprema autorità di Teheran prima delle elezioni presidenziali iraniane di giugno.
- 23/06/2019 Trump annuncia sanzioni contro l'Iran e propone un nuovo accordo
- 21/06/2019 Drone Usa abbattuto, Trump: «Previsti tre attacchi, li ho fermati 10 minuti prima»
- 18/06/2019 Teheran supera la produzione di uranio e preme su Bruxelles: «può ancora agire»
- 04/07/2018 La visita di Rohani a Vienna offuscata dall'arresto del diplomatico iraniano «collegato» all'attacco di Parigi