18 agosto 2025
Aggiornato 13:30

Africa, Papa: I medici allevino il dolore e difendano la vita

Contro il dolore mettere in opera «tutto quello che è legittimo»

CAMERUN - Ai medici e ai ricercatori impegnati nel contrasto delle epidemie, in Africa, spetta «mettere in opera tutto quello che è legittimo per sollevare il dolore» e difendere la vita umana «dal suo concepimento fino alla sua fine naturale». Lo ha sottolineato il Papa, che oggi ha visitato in Africa un centro cattolico per malati e disabili.

«A voi, ricercatori e medici, spetta mettere in opera tutto quello che è legittimo per sollevare il dolore», ha detto il Papa visitando il centro medico 'Card. Paul Emile Leger' di Yaoundé (Camerun). «Spetta a voi in primo luogo proteggere la vita umana, essere i difensori della vita dal suo concepimento fino alla sua fine naturale. Per ogni uomo, il rispetto della vita è un diritto e nello stesso tempo un dovere, perché ogni vita è un dono di Dio».

Dopo le polemiche sull'aids, Benedetto XVI ha ringraziato «tutti coloro che, in una maniera o in un'altra, operano a servizio delle persone che soffrono. Incoraggio i sacerdoti e i visitatori degli ammalati - ha detto - a impegnarsi con la loro presenza attiva ed amichevole nella pastorale sanitaria negli ospedali o per assicurare una presenza ecclesiale a domicilio, per il conforto e il sostegno spirituale dei malati. Secondo la sua promessa - ha aggiunto Ratzinger - Dio vi darà il giusto salario e vi ricompenserà in cielo».

Accompagnando coloro che soffrono «con la vostra attenzione e con le cure che date loro», ha detto il Papa ai medici e agli infermieri, «voi adempite un atto di carità e di amore che Dio riconosce: 'Ero malato - ha detto il Papa citando il Vangelo di Marco - e mi avete visitato'».