31 luglio 2025
Aggiornato 22:30

Papa: imitate San Giuseppe, servire i più deboli e umili

Vespri con i Religiosi, i Preti e i Vescovi del Camerun

Ultimo appuntamento della seconda giornata della visita del Papa a Yaoundè: celebrazione dei vespri con i vescovi, i sacerdoti, i religiosi e i rappresentanti di altre confessioni cristiane nel Camerun nella Basilica Marie Reine des Apotres nel quartiere di Mvolyè. Benedetto XVI si sofferma a lungo sulla figura di San Giuseppe, di cui domani la Chiesa ne ricorda la festa.

«Lui è padre senza aver esercitato una paternità carnale. Non è il padre biologico di Gesù, del quale Dio solo è il Padre - ha affermato - e tuttavia esercita una paternità piena e intera. San Giuseppe ha dato prova di una grande dedizione. Per Cristo ha conosciuto la persecuzione, l'esilio e la povertà che ne deriva». Il Papa ha invitato dunque i sacerdoti a vivere «questa paternità nel vostro ministero quotidiano».

«Vivendo questa amicizia profonda con Cristo - ha detto - troverete la vera libertà e la gioia del vostro cuore. Non è la persona del prete che deve essere posta in primo piano: egli è un servitore, un umile strumento che rimanda a Cristo». E poi l'invito: «Possiate rimanere fedeli alle promesse che avete fatto a Dio davanti al vostro vescovo e davanti all'assemblea. Abbiate il coraggio di offrire un 'sì' generoso a Cristo».

Rivolgendosi a chi è impegnato nella vita consacrata o nei movimenti ecclesiali, il Papa ha esortato a «rivolgere lo sguardo a San Giuseppe» che «ci insegna che si può amare senza possedere». «Possiate, cari fratelli e sorelle impegnati nei movimenti ecclesiali, essere attenti a coloro che vi circondano e manifestare il volto amorevole di Dio alle perone più umili - ha concluso - soprattutto mediante l'esercizio delle opere di misericordia, l'educazione umana e cristiana dei giovani, il servizio della promozione della donna e in tanti altri modi».