25 aprile 2024
Aggiornato 04:00

Africa, Papa: Traffico esseri umani moderna forma di schiavitù

«Davanti a violenza, fame e povertà il Cristiano non deve tacere»

ROMA - Il traffico di esseri umani in Africa rappresenta una «moderna forma di schiavitù»: Papa Ratzinger lancia l'allarme arrivando a Yaoundè, capitale del Camerun, nel suo primo discorso in terra africana, dove resterà per sette giorni. «In un Continente che, nel passato, ha visto tanti suoi abitanti crudelmente rapiti e portati oltremare a lavorare come schiavi - dice Benedetto XVI durante la cerimonia di benvenuto, accolto dal presidente del Camerun Paul Biya e dalle autorità civili ed ecclesiastiche - il traffico di esseri umani, specialmente di inermi donne e bambini, è diventato una moderna forma di schiavitù».

«Di fronte al dolore o alla violenza, alla povertà o alla fame, alla corruzione o all'abuso di potere - prosegue Ratzinger nel suo intervento - un cristiano non può mai rimanere in silenzio. Il messaggio salvifico del Vangelo esige di essere proclamato con forza e chiarezza, così che la luce di Cristo possa brillare nel buio della vita delle persone. Qui, in Africa, come pure in tante altre parti del mondo, innumerevoli uomini e donne anelano ad udire una parola di speranza e di conforto. Conflitti locali - ricorda - lasciano migliaia di senza tetto e di bisognosi, di orfani e di vedove. In un Continente che, nel passato, ha visto tanti suoi abitanti crudelmente rapiti e portati oltremare a lavorare come schiavi, il traffico di esseri umani, specialmente di inermi donne e bambini, è diventato una moderna forma di schiavitù».

Il Papa ringrazia il presidente Biya che lo ha accolto. «Apprezzo grandemente l'invito a visitare il Camerun», aggiunge, «e desidero che sappiate quale gioia mi procura l'essere tra voi in terra africana, per la prima volta dalla mia elezione alla sede di Pietro». Parole di ringraziamento del Pontefice anche verso «i membri di altre confessioni cristiane e di seguaci di altre religioni». «Unendovi a noi in questo giorno - sottolinea - voi offrite un chiaro segnale della buona volontà e dell'armonia che esiste in questo Paese tra persone di differenti tradizioni religiose».

«Vengo tra voi come pastore. Vengo per confermare i miei fratelli e le mie sorelle nella fede«, spiega Benedetto XVI. «Questo è il ruolo dei successori di Pietro». Ratzinger ricorda inoltre l'obiettivo del suo viaggio. «Sono venuto qui per presentare l«Instrumentum laboris' per la Seconda Assemblea Speciale, che si realizzerà a Roma nel prossimo Ottobre» che avrà per tema 'La Chiesa in Africa a servizio della riconciliazione, della giustizia e della pace'. «Dopo quasi dieci anni del nuovo millennio - conclude - questo momento di grazia è un appello a tutti i vescovi, sacerdoti, religiosi e fedeli laici del Continente a dedicarsi nuovamente alla missione della Chiesa a portare speranza ai cuori del popolo dell'Africa, e con ciò pure ai popoli di tutto il mondo».