Haiti: conclusa la missione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu
Appello alla collaborazione fra i partiti politici
Port-au-Prince - Al termine di una missione di quattro giorni, una delegazione del Consiglio di sicurezza dell'Onu ha lasciato Haiti con un rinnovato appello a favore del paese più povero dell'America Latina. Lo riferisce l'agenzia Misna.
«La cosa importante ora è che la comunità internazionale si impegni di fronte alla popolazione e al governo haitiano e continui a dare il suo sostegno. La società haitiana ha un'opportunità storica per procedere verso un futuro migliore e lasciare indietro i problemi del passato», ha detto il capo-delegazione, l'ambasciatore del Costarica all'Onu, Jorge Urbina, elencando anche le molte sfide ancora aperte per Haiti: l'insicurezza, il rafforzamento delle istituzioni, lo sviluppo economico e sociale.
Urbina ha anche definito «indispensabile» la collaborazione tra i partiti politici in vista delle elezioni del 19 aprile in cui si rinnoverà un terzo del Senato, un voto previsto nel 2007 e più volte rinviato per disordini, diatribe interne e uragani, dal quale è stato escluso per irregolarità procedurali Fanmi Lavalas, lo schieramento dell'ex-presidente Jean-Bertrand Aristide, deposto e costretto all'esilio in Africa nel 2004 con un intervento congiunto franco-americano successivo a un periodo di gravi disordini.
L'esclusione di Lavalas era stata criticata dalla comunità internazionale attraverso dichiarazioni che avevano suscitato la reazione del Consiglio elettorale provvisorio, che ha rivendicato «piena autonomia decisionale»; in merito, Urbina si è detto «rallegrato di ascoltare da parte di Lavalas che stanno impiegando tutti gli strumenti legali per invertire questa decisione».