27 agosto 2025
Aggiornato 21:30

Darfur, ONG espulsa: bambini malnutriti «rischiano di morire»

L'organizzazione non governativa francese Action contre la Faim (Acf), espulsa dalla regione sudanese del Darfur, ha lanciato oggi l'allarme

PARIGI - L'organizzazione non governativa francese Action contre la Faim (Acf), espulsa dalla regione sudanese del Darfur, ha lanciato oggi l'allarme per i bambini malnutriti che ora «rischiano di morire».
«I bambini attualmente ricoverati nei nostri centri di nutrizione rischiano di morire - ha detto alla France presse l'ong - noi non abbiamo nessun mezzo per portare avanti i nostri programmi, avendo lasciando il paese, e tutti i prodotti nutrizionali, le attrezzature e i veicoli sono stati confiscati dalle autorità».

A El Fasher, nel Darfur del Nord, Acf operava nei campi sfollati di Abu Shock e al Salam al fianco della Croce rossa internazionale e di Oxfam, anche loro espulse dal governo, fornendo assistenza a 100.000 persone, tra cui 20.000 bambini con meno di 5 anni e tassi di malnutrizione acuta del 18%, pari a un bambino su cinque. I picchi di malnutrizione si raggiungono di solito nel periodo compreso tra giugno e agosto, per poi scendere tra novembre e gennaio, sottolinea l'ong.

«Ma lo scorso novembre, avevamo gli stessi tassi registrati durante il periodo di picco - ha precisato Acf - era il primo anno che avevamo tanti bambini ricoverati nei nostri centri come nel periodo peggiore di malnutrizione». Croce rossa internazionale, Oxfam e Acf si occupavano rispettivamente di sanità, servizi idrici e nutrizione. «Senza questi tre attori, c'è il grave rischio che aumentino malattie e malnutrizione» tra gli sfollati, conclude Acf.