A Gaza la tregua unilaterale israeliana è fragilissima
Hamas lancia razzi contro il Sud di Israele e il conflitto, appena interrotto, rischia di riaccendersi. Oggi vertice di pace a Sharm El Sheick
E' una tregua molto fragile quella in vigore da oggi nella Striscia di Gaza. Al cessate il fuoco unilaterale, stabilito dal governo israeliano dalle due di questa notte, ora locale, è seguito, stamani all'alba, il lancio di cinque razzi dalla Striscia di Gaza verso il Sud di Israele, ad opera di uomini di Hamas. L'attacco si è risolto senza vittime, nè danni.
Secondo quanto annunciato ieri sera dal ministro della Difesa, Ehud Barak, le truppe israeliane resteranno nella Striscia e saranno pronte a riprendere l'offensiva militare se Hamas continuerà a sparare i razzi Qassam contro il Sud di Israele. «Non spariamo ma restiamo vigili», ha detto lo stesso Barak, aggiungendo che il Paese è andato in guerra solo perchè non c'erano altre opzioni.
Secondo Benyamin Ben Eliezer, ministro israeliano delle Infrastrutture e membro del gabinetto di sicurezza, ci vorranno due o tre giorni prima che tutto si fermi completamente e perchè Hamas capisca che si è aperto un nuovo scenario. Intanto, a Sharm El Sheick, in Egitto, sono già arrivati i primi leader dei Paesi impegnati nel vertice in programma per oggi che ha l'obiettivo di ristabilire la pace nella Striscia di Gaza.