28 marzo 2024
Aggiornato 09:30
Banche

Fed, si chiude l'era Yellen: come Bernanke Janet lascia (riuscendo nel «miracolo» dei tassi fermi)

Janet Yellen segue le orme del suo predecessore Ben Bernake: ecco cosa farà

NEW YORK - Janet Yellen segue le orme del suo predecessore Ben Bernake. Il governatore della Federal Reserve che domani terminerà il suo mandato quadriennale passando il testimone a Jerome Powell, da lunedì lavorerà come "distinguished fellow" alla Brookings Institution. Lo ha annunciato il think tank di Washington a cui passò anche colui che fu al vertice della Fed nel pieno della Grande Recessione. Le due figure sono complementari: nel dicembre 2008 Bernanke portò i tassi ai minimi storici pari allo 0,25-0,5%; nel dicembre 2015 Yellen alzò il costo del denaro per la prima volta dal giugno 2006 avviando una lentissima normalizzazione della politica monetaria americana. Un'altra stretta c'è stata nel dicembre 2016 e altre tre nel 2017.

Conti in ordine
Yellen lascia in eredità una Fed in ordine e un'economia in ottima salute, ha fatto notare da David Wessel, direttore dell'Hutchins Center della Brookings, dove Yellen si occuperà di politica fiscale e monetaria. La prima donna ad avere conquistato il vertice della Fed ha la fama di aver normalizzato la politica monetaria "senza fare scattare tensioni nei mercati finanziari e senza interrompere la ripresa dell'economia dalla Grande Recessione". 

Storica riduzione del bilancio
Nel frattempo lo scorso ottobre è iniziata la storica riduzione del bilancio da 4.500 miliardi di dollari della banca centrale Usa; fu gonfiato negli anni della crisi con tre programmi di acquisto di Treasury e bond ipotecari. Ora spetta a Powell - già membro del board della Fed dal 2012 - gestire il passo dei rialzi futuri dei tassi, cosa delicata visto che il mercato inizia a temere una ripresa dell'inflazione e dunque un numero di strette monetarie superiore alle tre stimate per il 2018.

Tassi fermi
L'ultima mossa della Yellen è stato lasciare i tassi di interesse fermi, pur spianando la strada a una possibile stretta in marzo, quando alla guida della banca centrale ci sarà appunto Powell. La ripresa economia procede a un "ritmo solido", con il mercato del lavoro che si «rafforza» e un "tasso di disoccupazione basso" afferma la Fed nel comunicato diffuso al termine della due giorni di riunione che chiude l'era Yellen. L'andamento dell'economia - prosegue - garantisce «rialzi graduali dei tassi». Unico neo continua a essere l'inflazione debole ma che la Fed prevede accelerare nel 2018, «stabilizzandosi intorno all'obiettivo del 2% nel medio termine». Parole da 'falco' quelle della Fed che lasciano intravedere un aumento di un quarto di punto dei tassi di interesse in marzo, e che affondano i Treasury. I prezzi dei titoli di stato a dieci anni calano, con i rendimenti che schizzano per la prima volta dal 2014 al 2,75%.