19 aprile 2024
Aggiornato 15:00
In Lazio e Lombardia la maggioranza degli assegni scoperti

Assegni, si usano sempre meno ma quelli scoperti non passano di moda

I 107 milioni dei primi tre mesi di quest’anno si confrontano infatti con il valore quasi doppio di due anni fa (207 milioni di euro). Il numero degli titoli «cabriolet» è sceso a quasi 28 mila, 10 mila in meno del primo trimestre dell’anno scorso.

In Lazio e Lombardia la maggioranza degli assegni scoperti
In Lazio e Lombardia la maggioranza degli assegni scoperti Foto: Shutterstock

ROMA - Gli assegni si usano sempre meno ma quelli scoperti non passano del tutto di moda: nei primi tre mesi dell'anno sono stati quasi 28mila i titoli «cabriolet» piazzati (311 al giorno) per un valore di poco più di 100milioni di euro (107.756 per la precisione). Il Registro informatico dei protesti, gestito da Unioncamere-Infocamere, segnala un calo continuo del numero degli assegni scoperti nel nostro Paese con una diminuzione fra il primo trimestre di quest'anno e quello dello scorso anno di quasi 10mila unità.
«L'utilizzo della moneta elettronica sta probabilmente agevolando la riduzione dei titoli protestati, in particolar modo degli assegni», sottolinea in un comunicato il presidente di Unioncamere, Ivan Lo Bello. «E' un percorso di crescita anche culturale molto importante che il nostro Paese sta compiendo e deve continuare a compiere per rendere più efficiente e sicuro il mercato italiano».

In Lazio e Lombardia la maggioranza degli assegni scoperti
La parte del leone, a livello regionale, la fa il Lazio con 8.171 assegni scoperti nei primi tre mesi seguito dalla Lombardia (7.128) e dalla Campania (2.439). Quest'ultima regione vince invece la poco gratificante classifica del numero di cambiali protestate (18.758) davanti a Lombardia (17.203) e Lazio (14.840).
A livello provinciale, invece, spicca la virtù degli abitanti di Gorizia con un solo assegno scoperto nel periodo considerato. Altissima però anche l'affidabilità degli abitanti di Fermo e di Biella: meno di 10 i titoli loro contestati.
Sul fronte opposto, le grandi città, a partire da Roma, dove gli assegni cabriolet sono stati 7.405, e Milano (6.058). Terza in classifica - ma ad una bella distanza dalle prime due - Napoli, ai cui abitanti sono stati contestati 1.351 assegni scoperti.