28 agosto 2025
Aggiornato 02:00
la manifestazione è stata indetta da Flai Gcgil

Agricoltura, a Latina lo sciopero dei lavoratori indiani Sikh contro il caporalato

Questa mattina si è svolta nell'agro romano la manifestazione di circa 2mila lavoratori contro il caporalato. Denunciano il ricatto dei datori di lavoro: 3,50 euro l'ora per lavorare nei campi in cambio della promessa di un contratto

ROMA - In 2mila e più contro il caporalato. E' successo stamattina a Latina, dove centinaia di lavoratori sono scesi in piazza per protestare contro le condizioni di lavoro disumane che sono costretti a sospettare.

La manifestazione a Latina
Non solo Mezzogiorno. Il caporalato è presente ovunque nel Belpaese e la regione Lazio non fa eccezione. Stamattina circa 2000 lavoratori agricoli hanno manifestato per chiedere condizioni di lavoro più giuste ed eque, nel rispetto dei diritti umani e della dignità della persona.

3,50 euro l'ora per lavorare nei campi
Quelli che oggi sono scesi in piazza a Latina per protestare contro un orario di lavoro senza orari né regole erano quasi tutti di nazionalita' indiana Sikh. Hanno scioperato con la Flai Cgil in tutto l'agro pontino per ottenere un salario dignitoso: fino ad ora hanno lavorato in serra e nei campi per 3.50 euro l'ora, meno della meta' della paga stabilita dal contratto nazionale.

Il ricatto del datore di lavoro
Sono costretti ad accettare paghe e condizioni abitative disumane perché «altrimenti il padrone dice che non ci fa il contratto e quindi non abbiamo piu' il permesso di soggiorno», raccontano alcuni di loro. La Flai Cgil da anni e' impegnata sul territorio per contrastare il fenomeno del caporalato e lo sfruttamento che contamina il settore agricolo e oggi ha organizzato la manifestazione. Le morti silenziose che si susseguono nei campi raramente fanno notizia, come invece è accaduto alcuni mesi fa per il decesso di una donna italiana ad Andria, e troppo spesso questi lavoratori stranieri sconosciuti svaniscono nel nulla senza destare alcun sospetto.