23 aprile 2024
Aggiornato 20:30
ecco le novità

Bpm-Banco, via libera alla fusione. Ma i titoli viaggiano sulle montagne russe

I titoli dei due istituti di credito oggi viaggiano sulle montagne russe. Ai soci di Banco Popolare andrà il 54% del nuovo colosso bancario e a quelli Bpm il 46%

Via libera alla fusione tra Bpm e Banco Popolare.
Via libera alla fusione tra Bpm e Banco Popolare. Foto: Shutterstock

ROMA - Via libera al matrimonio tra Banco Popolare e Bpm che darà vita al terzo polo bancario italiano con 4 milioni di clienti, attivi per oltre 171 miliardi, oltre 25mila dipendenti e 225 miliardi di raccolta. Intanto i loro titoli in borsa viaggiano sulle montagne russe: la Banca popolare di Milano si indebolisce e anche il Banco va in rosso, dopo aver raggiunto il +5%.

Nasce il terzo polo bancario
Il nuovo polo bancario sarà partecipato al 54% dagli azionisti di Banco Popolare e al 46% da quelli di Bpm. Sulla base delle stime preliminari l'operazione realizzerà sinergia ante imposte di 365 milioni a regime nel 2018 di cui 290 milioni di sinergie di costi e 75 milioni da ricavi. Gli oneri di integrazione una tantum sono stimati al 150% delle sinergie di costo. Il valore attuale delle sinergie al netto di imposte e oneri di integrazione è stimato a 1,9 miliardi.

Prima della fusione è previsto l'aumento di capitale
Prima delle assemblee dei soci per il via libera all'operazione, Banco Popolare varerà un aumento di capitale da un miliardo. Al riguardo Banco Popolare ha sottoscritto con Mediobanca e Bank of America Merrill Lynch un pre-underwriting agreement ai sensi del quale Mediobanca e BAML, in qualità di unici Global Coordinators, si sono impegnate a garantire, a condizioni e termini usuali per tale tipologia di operazioni, la sottoscrizione dell'aumento di capitale che dovesse essere offerto in opzione agli azionisti, per la parte eventualmente rimasta inoptata al termine dell'offerta, sino a concorrenza dell'importo di un miliardo.

Il nuovo Consiglio di Amministrazione
La nuova capogruppo adotterà il modello di amministrazione e controllo tradizionale, basato su un Consiglio di Amministrazione e un Collegio Sindacale. Per il primo triennio il Consiglio di Amministrazione della Nuova Capogruppo sarà composto da 19 amministratori (di cui almeno 9 indipendenti). Successivamente il Consiglio di Amministrazione sarà composto da 15 membri (di cui almeno 7 indipendenti). Per il primo triennio il Consiglio di Amministrazione sarà composto come segue: un membro sarà l'Amministratore Delegato della Nuova Capogruppo, la cui carica sarà ricoperta dall'attuale Consigliere Delegato di BPM, Giuseppe Castagna; 9 membri saranno designati dal Banco Popolare, tra cui il presidente del Consiglio di Amministrazione, la cui carica sarà ricoperta dall'attuale Presidente del Consiglio di Amministrazione del Banco Popolare (Carlo Fratta Pasini), e due Vice-Presidenti; 7 membri saranno designati da BPM, tra cui il Vice-Presidente Vicario; i restanti 2 membri saranno designati tra soggetti indipendenti scelti di comune accordo dal Banco Popolare e da BPM.

Il Comitato Esecutivo e il Direttore Generale
La Nuova Capogruppo nominerà un Comitato Esecutivo. Per il primo mandato l'attuale Amministratore Delegato del Banco Popolare, Pier Francesco Saviotti, assumerà la carica di Presidente del Comitato Esecutivo, che sarà composto da 6 amministratori, tra cui l' Amministratore Delegato della Nuova Capogruppo, il Vice-Presidente Vicario e i Vice-Presidenti del Consiglio di Amministrazione. Il sesto componente sarà designato da BPM. La Nuova Capogruppo nominerà un Direttore Generale nella persona dell'attuale Direttore Generale del Banco Popolare, Maurizio Faroni, e due Condirettori Generali, uno di espressione Banco Popolare, nella persona di Domenico De Angelis, e uno di espressione BPM, nella persona di Salvatore Poloni.