29 marzo 2024
Aggiornato 07:00
l'opera più grande d'italia è monca

Metro C, sindacati: «Nessun lavoratore dovrà essere licenziato»

I sindacati chiedono la riapertura dei cantieri e la ripresa del lavori

ROMA - E' terminato il tavolo in prefettura riguardante la vertenza Metro C. Ecco le dichiarazioni dei sindacati presenti.

I sindacati: Chiediamo la riapertura dei cantieri
«Come sindacato - dichiarano Remo Vernile e Stefano Costa della Feneal Uil di Roma, Raffaele Galisai e Simone Danna della Filca Cisl di Roma ,Benedetto Truppa e Diego Piccolo della Fillea Cgil di Roma e del Lazio - ringraziamo ancora la Prefettura per la solerzia della convocazione. Nel tavolo abbiamo chiesto la revoca degli oltre 500 licenziamenti a salvaguardia dei posti di lavoro dei 110 dipendenti del Consorzio e degli altri 400 lavoratori dell'indotto, e la riapertura dei cantieri della Metro C per dare alla città di Roma un'opera fondamentale che non può rimanere monca.»

Non accettiamo licenziamenti
«Abbiamo però ribadito - hanno aggiunto - di non accettare alcuna proposta che riguardi esuberi di lavoratori, a quel punto saremmo noi a porre il veto, nessuna delle persone che ha consentito sino ad oggi le lavorazioni deve perdere il posto di lavoro. Le parti si sono impegnate a rincontrarsi tra 20 giorni, dopo che il Consorzio Metro C riunirà il proprio Consiglio di Amministrazione per decidere la ripresa dei lavori.»

Olimpiadi sì e metro C no?
«Oggi si sta presentando la candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024, ci chiediamo come non si possa terminare la Metro C, la più grande opera italiana e come non si possa realizzare la metro B2 da Rebibbia a Casal Monastero. I piani che si intrecciano in questa vicenda sono tanti, l'interesse della città è quello di vedere completata la linea C, una priorità per avere un sistema integrato di trasporti, quello delle Organizzazioni Sindacali è che nessuno perda il posto di lavoro» concludono.

(Fonte Askanews)