19 aprile 2024
Aggiornato 12:30
Aziende & Bilanci

Terna, in 9 mesi utile a 455 milioni

Terna chiude i primi 9 mesi dell'anno cun un utile netto in crescita dell'8,9% a 454,9 milioni di euro e ricavi a 1,516 miliardi (+4,8%). Del Fante: «Conciliamo rete efficiente e risultati solidi»

ROMA - Terna chiude i primi 9 mesi dell'anno cun un utile netto in crescita dell'8,9% a 454,9 milioni di euro e ricavi a 1,516 miliardi (+4,8%). L'Ebitda è stato pari a 1,160 mld (+2,3% e il cash flow operativo a 890,4 mln contro gli 849 mln dello stesso periodo del 2014. Il cda ha deliberato la distribuzione di un acconto di dividendo per il 2015 di 7 centesimi ad azione con pagamento il 25 novembre, stacco cedola il 23 novembre.

Investimento a 702 milioni di euro
Terna spiega che l'incremento dei ricavi «è legato alle attività regolate e, escludendo l'apporto di Tamini, ad alcune commesse di ingegneria nell'ambito delle attività non regolate. Incide, infine, l'effetto del consolidamento di Tamini». I costi operativi, pari a 356 milioni di euro, sono in crescita rispetto ai primi nove mesi del 2014 (+43,1 milioni di euro), e riflettono principalmente il consolidamento del gruppo Tamini e costi legati all'aumento di attività ingegneristiche nell'ambito delle attività non regolate.
Gli investimenti complessivi si attestano a 702 milioni di euro (+7,6%) rispetto ai 652,4 milioni di euro del corrispondente periodo del 2014 per effetto della differente dinamica degli investimenti nel corso dell'anno. La situazione patrimoniale consolidata al 30 settembre 2015 registra un patrimonio netto di gruppo pari a 3.311,8 milioni di euro a fronte dei 3.092,9 milioni di euro al 31 dicembre 2014.
L'indebitamento finanziario netto al 30 settembre si attesta a 6.560,8 milioni di euro, in riduzione rispetto ai 6.965,8 milioni di euro al 31 dicembre 2014.

Del Fante: Conciliamo rete efficiente e risultati solidi
«I primi nove mesi dell'anno confermano la crescita del gruppo». Così Matteo Del Fante, amministratore delegato di Terna, ha commentato i risultati dei primi nove mesi. Per Del Fante i dati «testimoniano che è possibile conciliare l'impegno per una rete sempre più efficiente, interconnessa e in grado di generare benefici per il paese, con risultati economici e patrimoniali che garantiscano solidità e sostenibilità nel tempo della remunerazione per gli azionisti».