24 aprile 2024
Aggiornato 05:30
Lo studio della Uil

Nel Lazio aumentano i costi e diminuisce l'occupazione

Nel mese di luglio sono stati registrati forti incrementi nei costi di alcuni settori: dall'alimentazione, alla sanità, alla casa, ai trasporti: I numeri parlano chiaro: rispetto al 2014 la vita nel Lazio costa di più

ROMA – Secondo i dati elaborati da Uil di Roma e del Lazio, nel mese di luglio nella Regione è stato registrato l'aumento dei costi in numerosi settori. Colpiti l'alimentazione, la sanità, la casa, i trasporti (con picchi che sfiorano il +21% nel trasporto aereo e quasi il +17% in quello marittimo) rispetto allo stesso periodo del 2014.

I dati e la differenza con il resto d'Italia
I numeri diffusi dal sindacato rendono noto come il forte incremento sia stato registrato anche nel settore alimentare. Cresce l'inflazione rispetto al luglio dell'anno scorso e i dati parlano chiaro. In vetta alla lista degli aumenti troviamo frutta e verdura, con un +6,5% la prima e +6,1% la seconda. Il caffè è aumentato del 3,1%, l'olio del 2,9%, mentre gli alcolici del +3,1%. Arriva al +4,7% l'incremento del costo della cultura, che, addirittura, segna un +2% rispetto al solo mese di giugno. È interessante notare come vi sia un gap tra i costi della cultura a Roma e quelli dello stesso settore nel resto del Paese. Ma non soltanto rispetto alla cultura: i grafici comparati mettono in luce la differenza di costi tra la Capitale e le altre città d'Italia. Istruzione, cultura, sanità e servizi per la casa sono i settori in cui maggiore si avverte la differenza. In modo particolare, i grafici evidenziano i dati relativi alla sanità, in cui, rispetto ai numeri dell'anno scorso, abbiamo un +1,4% per i servizi medici e un +1% per quelli dentistici rispetto a luglio 2014. Tra i costi più alti si registrano anche i forti incrementi rispetto a luglio dello scorso anno nella fornitura d'acqua (+32,9%), nella raccolta delle acque di scarico (+20,8%) e persino nella raccolta rifiuti che in un anno e' aumentata dell'1,8%.

Civica: qualcosa non va
A commentare i dati è il segretario generale della UIL di Roma e del Lazio, Alberto Civica, il quale afferma che «Incrementi elevati assolutamente non in linea con l'andamento economico del Paese e della nostra città in particolare da un lato i cittadini romani sono costretti a rapportarsi con costi in crescita soprattutto nei settori di prima necessità, dall'altro devono fare i conti con un tasso di disoccupazione costantemente in aumento, la chiusura di moltissimi esercizi commerciali anche della grande distribuzione e con una qualità dei servizi essenziali pessima, com'è sotto gli occhi di tutti. E se i costi della vita e la tassazione aumentano e di contro diminuisce la qualità dei servizi - basti pensare alla situazione dei trasporti e dei rifiuti - qualcosa non va. A conferma che le poche misure messe in atto dalla politica non vanno nella giusta direzione. Nella nostra città, in particolare, siamo di fronte a una macchina sostanzialmente ferma e a un consequenziale crollo di tutti i servizi. Come pensano le nostre istituzioni di intervenire? Anche questo bilancio approvato ieri, ricapitalizzazione di Atac a parte, è ancora una volta frutto di manovre unilaterali, non concertate con le parti sociali e soprattutto non rispondente alle esigenze della città che continua, tra l'altro, a registrare costi e tasse più elevati rispetto al resto del Paese».