2 dicembre 2023
Aggiornato 17:00
Il Dragone spaventa la finanza internazionale

Le 5 cose da sapere sul mercato azionario cinese

Shanghai e Shenzhen in valore sono dietro solo a Wall Street, e il contagio in caso di crisi finanziaria sull'economia globale è alto

ROMA - Sono due i principali mercati azionari in Cina, la borsa di Shanghai e quella di Shenzhen: nate nel 1990 e oggi sotto i riflettori del mondo a causa dei forti ribassi. Ecco le 5 cose da sapere sull'azionario cinese.

1 - Le borse di Shanghai e Shenzhen in valore sono il secondo mercato azionario al mondo
Nonostante il crollo da metà giugno la capitalizzazione sfiora il valore di 8.500 miliardi di euro. Sommando anche Hong Kong il valore arriva a 12.300 miliardi, la metà di New York ma oltre il doppio di Tokyo. A Shanghai sono quotate 993 società (le grandi aziende cinesi) mentre a Shenzhen il listino conta 1.729 aziende, soprattutto startup.

2 - Da meno di un anno gli stranieri possono investire direttamente sui mercati azionari cinesi
A Shanghai e Shenzhen esistono due tipologie di azioni, A e B. Le prime sono riservate agli investitori domestici e quotate in yuan mentre le seconde agli stranieri e sono quotate in dollari americani a Shanghai e dollari di Hong Kong a Shenzhen. Dall'anno scorso gli investitori esteri (a seguito di un iter autorizzativo) possono acquistare fino al 30% del capitale di una società rispetto al precedente limite del 20% e sempre dopo autorizzazione possono acquistare le azioni di categoria A che quotano con un premio rispetto alla categoria B.

3 - Le borse cinesi sono caratterizzate dal "fai da te"
L'80% degli scambi è realizzato da investitori individuali, rispetto al 53% di Wall Street e al 32% della borsa di Parigi.

4 - Per acquistare azioni in Cina si apre un conto dedicato (sono quasi 250 milioni)
Oppure ci si rivolge a un broker e in quest'ultimo caso l'investimento minimo è 500mila yuan (circa 80mila euro). I piccoli risparmiatori hanno scoperto i conti online dove l'investimento minimo richiesto è appena 2mila yuan (poco più di 300 euro).

5 - I risparmiatori cinesi fanno ampio ricorso al debito per investire in azioni
Le regole prevedono un massimo del 50% dell'investimento con prestiti ma sono facilmente aggirabili e si raggiunge un effetto leva anche di 20 volte. I broker invece possono acquistare azioni con ricorso al debito fino all'80% dell'investimento ma fornendo collaterali a garanzia alla CSF (China Securities Financial).