25 aprile 2024
Aggiornato 23:30
Notizie di mercato

Le prossime mosse di ENEL dal Cile alla Slovacchia

In America latina la compagnia energetica sta pensando di separare le attività di generazione e distribuzione di energia elettrica svolte nell'estremo Sud-Ovest del continente, da quelle sviluppate in altri Paesi del Sud America. In Europa invece ha ricevuto l'offerta da parte del governo slovacco perché gli ceda parte delle sue quote nella Slovenske elektrarne

ROMA – Novità in vista per Enel dal Cile e dalla Slovacchia. In America latina la compagnia energetica sta pensando di separare le attività di generazione e distribuzione di energia elettrica svolte nell'estremo Sud-Ovest del continente, da quelle sviluppate in altri Paesi dell'America Latina. In Europa invece ha ricevuto l'offerta da parte del governo slovacco perché gli ceda parte delle sue quote nella Slovenske elektrarne.

IL PROGETTO DI SCORPORAZIONE IN CILE - Per quanto riguarda la riorganizzazione in Sud America, già annunciata durante la presentazione del piano 2015-2019, l'obiettivo è di eliminare «talune duplicazioni e sovrapposizioni che attualmente derivano dalla complessità della struttura societaria del perimetro Enersis in America Latina e di promuovere la creazione di valore per tutti gli azionisti delle società coinvolte mantenendo i benefici derivanti dall'appartenenza al Gruppo Enel», ha spiegato la società. Per fare ciò è prevista la scissione di Enersis, di Endesa Chile e di Chilectra al fine di separare, «secondo sopra indicato, le attività di generazione e di distribuzione di energia elettrica svolte in Cile da quelle sviluppate negli altri Paesi dell'America Latina, nonché una eventuale successiva fusione in un'unica società delle società che, ad esito delle predette scissioni, risultino titolari di partecipazioni negli altri Paesi dell'America Latina». Enel ha rassicurato sul fatto che le operazioni non «comporterebbero l'apporto di nuovi conferimenti in denaro da parte degli azionisti delle società coinvolte, i quali acquisirebbero nelle diverse società risultanti da tale riorganizzazione una partecipazione proporzionale a quella da essi posseduta prima dell'avvio della riorganizzazione stessa. Le società costituite per effetto della riorganizzazione avrebbero sede in Cile e le relative azioni sarebbero quotate sugli stessi mercati in cui attualmente sono quotate le indicate società del perimetro Enersis».

I CONTENDENTI PER SLOVENSKE ELEKRARNE - In Slovacchia invece è stato il premier, Robert Fico, ad aver avviato la trattativa con l'Enel per l'acquisto di una parte della quota del 66 per cento di cui la società italiana è titolare in Slovenske elektrarne, principale operatore di Energia del Paese. Fico però ha posto come conditio sine qua non l'impegno da parte dell'azienda italiana di completare l'ampliamento della centrale nucleare di Mochovce, come era già trapelato a gennaio. Il premier slovacco, dopo aver incontrato l'amministratore delegato di Enel, Francesco Starace, ha spiegato che l'obiettivo dell'operazione è rendere la Slovacchia l'azionista di maggioranza di Slovenske elekrarne, della quale oggi ha il 34 per cento delle azioni, e di assurmene il controllo decisionale. L'esecutivo slovacco comunque non farà nessun offerta ufficiale prima del 9 maggio, quando saranno rese note le offerte delle altre società interessate alla quota di Enel in Slovenske elektrarne. A oggi è dato conoscere l'interessamento da parte del gruppo ceco Eph e della slovacca Slovnat, mentre nei giorni scorsi la compagnia ceca Cez ha comunicato l'intenzione di farsi da parte. Starace ha commentato: «Vogliamo preliminarmente portare a compimento questa prima fase di presentazione delle offerte e successivamente valutare con l'altro azionista quale sia la soluzione migliore per Slovenske elektrarne».