25 aprile 2024
Aggiornato 11:30
Ridurre le emissioni nei prossimi 10 anni sfruttando l'energia pulita

Rinnovabili, Obama decisione storica: -40% di gas serra

Raggiungere l'obiettivo significherebbe far risparmiare ai contribuenti 18 miliardi di dollari l'anno ed equivarrebbe a togliere 5,5 milioni di auto dalla strada. 4 miliardi i dollari stanziati, il 30% dei quali servirà ad aumentare le detrazioni fiscali per le industrie che sfruttano energia solare ed eolica.

WASHINGTON - Una decisione storica. Si può senza dubbio definire così la decisione presa da Obama: il presidente americano ha ordinato al governo federale di ridurre le emissioni di gas serra del 40% rispetto ai livelli del 2008 nei prossimi 10 anni passando a fonti di energia rinnovabili, come il solare. L'ordine esecutivo firmato da Obama si basa su una direttiva del 2010 proposta da 35 agenzie statunitensi che hanno espresso la volontà di limitare il proprio consumo di energia per contribuire a contrastare i cambiamenti climatici. È chiaro che essendo tra i più grandi consumatori di energia gli Usa possono dare il buon esempio creando un circolo virtuoso, riducendo i costi e l'impatto ambientale, ha detto Obama. «Stiamo dimostrando che è possibile far crescere la nostra economia robusta allo stesso tempo facendo la cosa giusta per il nostro ambiente e per la lotta ai cambiamenti climatici in modo serio».

ANCHE UNA CARD PER MONITORARE LE EMISSIONI - Le agenzie federali dovranno ottenere il 25% della propria energia totale da fonti rinnovabili entro il 2025. L'ordine si rivolge ai 360mila edifici federali in tutto il territorio americano, mossa che richiede una riduzione annua del 2,5% nel consumo di energia per il prossimo decennio. Le auto a disposizione del governo federale, 650mila veicoli, saranno tenute a ridurre le emissioni di carbonio del 30% a miglio. La Casa Bianca ha rilasciato una sorta di card per le imprese che forniscono beni e servizi per il governo federale per monitorare l'andamento delle emissioni. Obama ha parlato con i dirigenti di alcune delle più grandi società energetiche dopo aver visitato i tetti del Dipartimento dell'Energia di Washington costellati di pannelli solari. Le aziende interessate, tra cui General Electric, Hewlett-Packard e Northrop Grumman, si sono impegnate a incrementare l'uso delle energie rinnovabili. IBM si è persino fissata l'obiettivo di ridurre le emissioni del 35% rispetto ai livelli del 2005 entro il 2020.

UN RISPARMIO DI 18 MILIARDI DI EURO - L'obiettivo di ridurre le emissioni del 40% prevede già la riduzione del 17% raggiunto dal 2008, ha detto Brian Deese, consulente di Obama. Raggiungere l'obiettivo significherebbe far risparmiare ai contribuenti 18 miliardi di dollari l'anno ed equivarrebbe a togliere 5,5 milioni di auto dalla strada. Per realizzare tutto questo sono stati stanziati 4 miliardi di dollari, il 30% dei quali sarà finalizzato ad un’estensione delle detrazioni fiscali per le industrie che sfruttano energia solare ed eolica. Un’azione concreta e decisa che vuole creare il substrato ideale per arrivare alla COP (Climate Change Conference) di Parigi 2015 con le idee chiare e anche già con qualche risultato in mano.

OBAMA SPINGE CINA E GLI ALTRI - Già all'ultimo vertice parigino l'amministrazione ha cercato di favorire un accordo internazionale sulla riduzione delle emissioni di gas serra. Dopo aver strappato un sì in questo senso dalla Cina, Obama adesso intende spingere altri Paesi a fare altrettanto. Non tutti però pensano che quella del presidente sia una precisa scelta «ambientalista». Chris Warren, un portavoce dell'Istituto per la Ricerca energetica di Washington, ha detto che la sua mossa «non avrà alcun impatto sulle temperature globali».
«Il presidente sta chiaramente cercando di aumentare le sue credenziali sul tema clima per placare la lobby ambientaliste nazionali, indipendentemente da ciò che significa per l'americano medio».