ENEL presenta il piano 2015-2019: rinnovabili al centro
Il gruppo ha annunciato che rivedrà al rialzo la sua politica del dividendo. Cedola con payout pari al 50% nel 2015 (0,16 euro) che aumenta di 5 punti percentuali su base annua fino al 65% nel 2018. La società ha annunciato vendite di asset per 3 miliardi.
ROMA – Enel ha annunciato che rivedrà al rialzo la sua politica del dividendo nei prossimi anni. Nel nuovo piano strategico 2015-19, il gruppo guidato da Francesco Starace ha previsto una cedola con payout pari al 50 per cento nel 2015 (quella proposta per il 2014 è del 40% a 14 centesimi per azione), che aumenta di 5 punti percentuali su base annua fino al 65% nel 2018. Per il 2015 per tanto è prevista una cedola di minimo 0,16 euro e per il 2016 di minimo 0,18 euro.
POSSIBILI ALTRI AUMENTI DIVIDENDO - Inoltre ci potrebbero essere ulteriori aumenti se ci saranno ulteriori risorse, ha spiegato l'amministratore delegato. «Non è un massimale», ha detto Starace, che ha aggiunto: «Potrebbe essere più elevato sempre che rispettiamo gli altri target della nostra strategia indicati. Se ci saranno risorse ulteriori ci sarebbe un amento del dividendo». Secondo l'ad «la politica del dividendo è una strategia su cui dobbiamo concentrarci moltissimo perché gli azionisti sono molto importanti».
FORTE CRESCITA INVESTIMENTI - Per i prossimi 5 anni Enel ha previsto una crescita dell'Ebitda nell'ordine di 2,4 miliardi, ovvero ulteriori 6,7 miliardi di euro di Ebitda cumulato nell'arco di piano. Tale crescita sarà stimolata da un piano di investimenti che presenta due differenze fondamentali rispetto al precedente: gli investimenti lordi lungo l'arco di piano ammontano a 34 miliardi di euro, (+14% rispetto ai 29,7 miliardi di euro del precedente piano), e un incremento degli investimenti finalizzati alla crescita nell'ordine di circa 6 miliardi di euro (+49%).
DISMISSIONI E RIDUZIONE DEL DEBITO - L'azienda ha poi stimato di vendere asset per 3 miliardi, mentre sono già in corso di realizzazione dismissioni per circa 2 miliardi di euro. «In questo modo il gruppo - ha spiegato Enel - prevede di liberare fino a 5 miliardi di euro, da impiegare per la riorganizzazione delle attività in America Latina e per cogliere ulteriori opportunità di crescita. Si prevede sotto tale aspetto che nel complesso il piano non abbia effetti sull'indebitamento e possa promuovere nel contempo l'aumento dell'utile netto di circa 200 milioni di euro entro il 2019, al netto delle dismissioni». Enel ha precisato che non prevede di vendere alcuna quota di Endesa e Enel Green Power, e Ogk 5. La società ha poi ipotizzato un aumento dell'indebitamento netto per il 2015 a 39,2 miliardi (nel 2014 è sceso del 5,9% a 37,383) che dovrebbe diminuire a 38,6 miliardi nel 2016 e a 36,3 miliardi nel 2019.
AUMENTARE CLIENTI E PIÙ RINNOVABILI - Il gruppo ha annunciato di voler ampliare la propria rete di clienti sul mercato libero non solo nel settore elettrico ma anche in quello del gas. Fino al 2019 tra Italia e Spagna Enel ha intenzione di raggiungere 4,4 milioni di nuovi clienti arrivando a un totale di 26 milioni di cui circa 20 milioni nel settore elettrico e 5,7 milioni nel settore del gas, a fronte degli attuali 16,8 milioni per l'elettricità e dei 4,7 milioni per il gas. Enel infine ha fatto sapere che si aspetta una forte crescita nelle rinnovabili nella sua crescita industriale. Starace ha detto: «Vediamo una crescita ovunque grazie al cambiamento tecnologico. Tutto sarà più efficiente e meno costoso. Prevediamo una forte crescita in Africa e in America Latina». Nel piano è prevista una crescita della capacità del 50 per cento rispetto a quello precedente. La capacità totale per le rinnovabili sarà pari a 16 gigawatt con un aumento di 7,1 gigawatt laddove nel mix produttivo di Enel le rinnovabili passeranno dal 7 per cento al 16 per cento.