24 aprile 2024
Aggiornato 13:30
La crisi italiana

Lavoro, all'estero anche i «capelli grigi»

Lo sostiene la CNA sulla base di uno studio dedicato alle «Nuove emigrazioni». Negli anni della crisi infatti, tra il 2007 e il 2013, «dall'Italia sono emigrate all'estero circa 620mila persone, quasi il doppio rispetto ai sette anni precedenti».

ROMA - Non solo cervelli in fuga e giovani: con la crisi anche i quarantenni e i cinquantenni «fanno le valigie alla ricerca di un lavoro». Lo sostiene la Cna sulla base di uno studio dedicato alle «Nuove emigrazioni». Negli anni della crisi infatti, tra il 2007 e il 2013, «dall'Italia sono emigrate all'estero circa 620mila persone, quasi il doppio rispetto ai sette anni precedenti».

Solo nel 2013 «hanno lasciato il Paese oltre 125mila adulti, suppergiù gli abitanti della Val d'Aosta o della città di Pescara. Nella stragrande maggioranza, oltre 80mila, erano italiani; gli altri erano immigrati che hanno abbandonato il nostro paese in preda alla crisi».

Il nuovo boom di espatri, secondo la ricerca, «è trainato proprio dagli emigrati con i capelli grigi. Nel periodo 2007-13 l'aumento degli espatriati italiani con un'età tra i 40 e i 49 anni è stato pari al 79,2%. Nella fascia tra i 50 e i 64 anni la crescita ha toccato il 51,2%». I giovani che hanno deciso di emigrare, in percentuale, «sono aumentati di meno: +44,4% quanti avevano tra i 15 e i 29 anni, +43% la fascia 30-39 anni».

In termini assoluti, sottolinea la Cna, «continuano a essere i giovani a emigrare in maniera più massiccia: nel 2013 il 36,3% del totale aveva tra i 30 e i 39 anni, il 27,8% tra i 15 e i 29 anni. Nel frattempo, è salita però al 21,9% la fascia 40-49 anni e al 14% quella tra i 50-64 anni».

Gli emigranti «con i capelli grigi», aggiunge l'associazione degli artigiani, «si può ipotizzare che siano fasce sociali colpite dalla crisi. Persone che la mancanza di occupazioni qualificate non permette di valorizzare. Probabilmente, anche imprenditori, che puntano a 'vendere' la propria esperienza all'estero, in mercati emergenti e non riflessivi come quello italiano».