6 maggio 2024
Aggiornato 13:00
Conti pubblici

Brunetta presenta 7 proposte per scovare 10,5 miliardi

Il capogruppo Pdl alla Camera ha consegnato al premieruna serie di suggerimenti per trovare le coperture agli impegni di governo. «Siamo pronti a verificarle in cabina di regia con il ministro dell`Economia»

ROMA - Finito il tempo degli ultimatum, dal Popolo della libertà sono arrivate sette diverse proposte di copertura finanziaria per gli impegni di governo con cui si risparmierebbero 10,5 miliardi di euro.

BRUNETTA, RISPONDIAMO CON SERIETA' - Le ha consegnate il capo-gruppo alla Camera, Renato Brunetta al premier Enrico Letta, specificando: «Alle indiscrezioni del ministero dell'Economia e delle finanze sul quadro macroeconomico del nostro paese e sulla scarsità di risorse per realizzare i provvedimenti economici necessari per riportare l'Italia su un sentiero virtuoso di crescita rispondiamo con la serietà delle coperture. Siamo pronti a verificarle in cabina di regia con il ministro dell'Economia e delle finanze, Fabrizio Saccomanni».

RIVALUTARE CESPITI STRUMENTALI - La prima proposta prevede la rivalutazione nel 2013 dei cespiti strumentali delle imprese: le società aumentano i propri asset rilevanti ai fini della concessione del credito bancario e sulla plusvalenza realizzata versano un'imposta allo Stato (gettito: 1 miliardo).

ANTICIPAZIONE ACCISE AL 2013 - La seconda ipotesi è l'anticipazione al 2013 del versamento di accise dovute dalle imprese a gennaio 2014 (gettito: 1,5 miliardi).

RINVIO INVESTIMENTI 2013 - Nella terza opzione si pensa al rinvio delle spese di investimento programmate per il 2013 (gettito: 1 miliardo).

VENDITA DEMANIO UNA TANTUM - La quarta idea di Brunetta consiste nella vendita di immobili una tantum (gettito: 1 miliardo, ma con anticipo dalla Cassa Depositi e Prestiti).

VENDERE AZIONI - Come quinta soluzione dal Pdl propongono di vendere le partecipazioni azionarie dello Stato (gettito: 1 miliardo, ma con anticipo dalla Cassa Depositi e Prestiti).

RIVALUTARE QUOTE BANKITALIA - Come penultima suggerimento, il capogruppo ha proposto la rivalutazione delle quote di partecipazione al capitale della Banca d'Italia: l'attuale valore del capitale sociale della nostra banca centrale è di 156mila euro (300.000.000 di lire).
Può essere portato a 25 miliardi. Applicando sulle plusvalenze un'aliquota del 16 per cento (sulla scorta di quanto previsto dall'articolo 23 del D.L. 98/2011), si avrebbe un maggior gettito one-off di circa 4 miliardi, già disponibili nel 2013 grazie agli anticipi da parte delle banche.

ANTICIPO DEBITI AA.PP. - Infine l'ultimo carta messa sul tavolo da Brunetta è il saldo del pagamento dei debiti delle attività produttive: anticipo al 2013 non solo dei 7 miliardi già inclusi nel decreto Imu, ma di almeno 10 miliardi dei 20 inizialmente previsti per il 2014 (differenza di gettito da utilizzare come copertura: 1 miliardo).