18 agosto 2025
Aggiornato 13:30
Governo Letta

Pubblica amministrazione, tutte le novità introdotte dal governo

Le ultime dal Cdm: assunzione di 35mila precari nella Sanità. In arrivo oltre mille pompieri. Nei tribunali il personale sarà ridistribuito. Immissione in ruolo per chi ha già vinto concorsi. Agenzia unica per la corruzione. Tracciabilità rifiuti

ROMA - Assunzione di 35mila precari nella Sanità, bando per oltre mille pompieri, riorganizzazione del personale dei tribunali, immissione in ruolo per chi ha già vinto concorsi, una Commissione unica per la corruzione, la tracciabilità dei rifiuti e la nascita di un'Agenzia per la coesione territoriale. Queste in sintesi le novità varate dall'ultimo Consiglio dei ministri in tema di Pubblica amministrazione (Pa).

ASSUMERE VINCITORI CONCORSI – Il ministro per la Pubblica amministrazione, Gianpiero D'Alia, ha spiegato come saranno selezionati i prossimi dipendenti dello Stato: «Prevediamo procedure selettive perché si scelgano tra coloro i quali hanno contratti a termine di almeno tre anni nell'ambito dell'ultimo quinquennio nella pubblica amministrazione e lo si fa attraverso procedure selettive».
Il ministro ha specificato: «Abbiamo previsto una norma che obbliga ad assumere tutti i vincitori di concorso che per ragioni relative al blocco del turnover, al blocco delle assunzioni non sono stati assunti». I vincitori di concorso sono quelli «che hanno più diritto degli altri perché sono gli unici che in questo Paese si sono sottoposti a una valutazione oggettiva sul merito e non hanno trovato ingresso nelle Pa», ha commentato D'Alia.
In parte questo discorso riguarderà anche «gli idonei, cioè coloro i quali sono stati valutati positivamente, ancorché non vincitori di concorso, ma solo per le graduatorie più recenti e non ovviamente per quelle più antiche» ha concluso il ministro.

SANITA', STABILITA' PER 35MILA PRECARI - «Con il decreto sulla Pubblica amministrazione varato dal Cdm sarà possibile stabilizzare 35mila precari nella sanità» e ha sottolineato il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin: «Si tratta di un passo fondamentale per garantire qualità dell'assistenza».

Il Consiglio dei ministri, infatti - ha spiegato in una nota il ministero della Salute - accogliendo la proposta del ministro della Salute di introdurre una specifica disciplina per la stabilizzazione del personale medico e del ruolo sanitario, «ha introdotto lo strumento idoneo per affrontare il tema del precariato, che nel Servizio Sanitario Nazionale ha assunto dimensioni tali da mettere in crisi la qualità delle prestazioni erogate, specie nelle Regioni in piano di rientro».

Secondo le stime del ministero, «tra medici, personale infermieristico, tecnici e altri 11 profili professionali, sarà possibile stabilizzare le circa 35mila persone del settore sanitario, tramite concorso pubblico riservato». Un obiettivo al quale si arriverà, nel caso della sanità, per la specificità del settore che ha caratteristiche diverse dal resto della Pa, tramite di un decreto del presidente del consiglio dei ministri, da adottare entro tre mesi dall'entrata in vigore del decreto legge, su proposta del ministro della salute.
Il contenuto del decreto sarà condiviso con le Regioni e le Province autonome, al fine di accelerare il percorso attuativo di competenza di queste ultime. Per quanto riguarda i contratti a termine del comparto, ha spiegato il ministro della Funzione pubblica D'Alia, la questione, «sarà affidata alla trattativa Stato-Regioni».
Il ministro ha detto: «Per i contratti a termine nella sanità, che sono oltre 30mila, abbiamo deciso di affidare alla trattativa Stato-Regioni le modalità di attuazione della disciplina sulle procedure selettive per quanto riguarda queste categorie di personale perché hanno un ordinamento specifico dal punto di vista giuridico, ad esempio i dirigenti medici». Parlando dei tempi, D'Alia ha spiegato: «Il tavolo Stato- Regioni sarà attivato già dopo pubblicazione del decreto legge e quindi credo che si troverà una soluzione in tempi rapidi».

MILLE NUOVI POMPIERI  Sempre in tema di assunzioni, il premier Enrico Letta ha dichiarato che partirà il concorso per l'assunzione di oltre mille vigili del fuoco. «E' un segnale - ha detto Letta - di attenzione al territorio e alle esigenze dei cittadini».

150 DIPENDENTI AL DICASTERO DEL TURISMO - Anche il ministero dei Beni, le Attività culturali e il Turismo, ha potuto comunicare che grazie al decreto sulla Pubblica amministrazione, «potrà assumere personale già nel 2013, in deroga alla legge sulla Spending review, nel limite del 20 per cento delle unità cessate nel 2012».
Questa norma, hanno spiegato dal dicastero, «permetterà l'assunzione di oltre 150 dipendenti. Inoltre, gli istituti culturali saranno esenti dal taglio del 10% della spesa per studi e incarichi di consulenza».

TRIBUNALI, PROCEDURE PER COPRIRE ORGANICI - Per quanto riguarda il comparto Giustizia invece, sono state previste procedure più veloci per il trasferimento del personale amministrativo dei tribunali. Lo ha annunciato il ministro della Funzione pubblica, D'Alia, nel corso della conferenza stampa dopo il consiglio dei ministri.

«Abbiamo introdotto una norma per procedure più veloci per coprire le scoperture di organico dei tribunali e degli uffici giudiziari per quanto riguarda il personale amministrativo - ha detto il ministro - prevedendo procedure agevolate e veloci di trasferimenti del personale, visto che nel settore della giustizia ci sono scoperture di organico per quanto riguardai il personale amministrativo di circa 8mila unità».

AGENZIA PER COESIONE TERRITORIALE - Nel quadro del decreto legge sulla pubblica amministrazione il Cdm ha approvato oggi l'istituzione dell'Agenzia per la Coesione territoriale, «per il monitoraggio sistematico e continuo dei programmi operativi e interventi della politica di coesione », nonché «per il sostegno e l'assistenza alle amministrazioni che gestiscono programmi europei e nazionali», sia con «iniziative di formazione del personale delle amministrazioni interessate» , sia anche interventi per «l'accelerazione e la realizzazione dei programmi».

L'Agenzia potrà, in alcuni casi bene definiti e su indicazione del ministro per la Coesione territoriale, Carlo Triglia, anche svolgere compiti diretti di autorità di gestione tanto per progetti sperimentali, quanto nell'ipotesi di gravi inadempienze e ritardi di alcune autorità di gestione dei programmi, nei riguardi dei quali può assumere poteri sostitutivi.
«L'Agenzia - ha detto Trigilia - sarà lo strumento di una strategia più ampia che deve vedere le amministrazioni locali e centrali impegnate in uno sforzo nazionale per fare dei fondi uno strumento fondamentale della ripresa di tutto il Paese. Essa sarà comunque solo un tassello importante, perché il vero nodo è la capacità del nostro sistema istituzionale di funzionare in modo integrato. Nazionale non vuol dire, infatti, tornare ad un neo-centralismo ma riuscire a far lavorare insieme Governo, Regioni e forze sociali nell'interesse del Paese».

LOTTA ALLA CORRUZZIONE - Sono state modificate invece le competenze della Commissione indipendente per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle amministrazioni pubbliche (Civit). Da questo momento la Civit si occuperà «esclusivamente al compito della lotta alla corruzione», con l'obbiettivo di rendere «più efficiente la lotta alla corruzione e per la trasparenza». A dirlo il premier Letta, sottolineando che nella Commissione saranno «concentrate tutte le funzioni» in materia.
Le altre mansioni finora svolte dalla Civit, passeranno all'Agenzia per la rappresentanza negoziale della pubbliche amministrazioni (Aran).

TRACCIABILITA' RIFIUTI - Infine il primo ministro Letta ha affrontato il tema della tracciabilità dei rifiuti. Secondo il premier sono stati fatti passi avanti «significativi» per semplificare il sistema di autorizzazioni pubbliche, un esempio è «l'avviamento del Sistema controllo tracciabilità rifiuti (Sistri)».
Sul tema è intervenuto anche il ministro dell'Ambiente, Andrea Orlando, che ha spiegato: «Dopo 7 anni il Sistri entrerà in funzione a settembre», e sono previste «procedure semplificate» che hanno trovato punto di equilibrio tra «la necessità di avere un sistema e le esigenze delle imprese».