Aumenta ancora la disoccupazione nei paesi avanzati
Dopo tre mesi di stabilità a gennaio è salita all'8,1% per la media dell'area Ocse, dall'8% del mese precedente. Nei circa 30 paesi che la compongono, l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico ha contato 48 milioni 800 mila disoccupati, mezzo milione in più rispetto ad un anno primo
ROMA - Torna ad aumentare a inizio anno la disoccupazione nei paesi avanzati: dopo tre mesi di stabilità a gennaio è salita all'8,1 per cento per la media dell'area Ocse, dall'8 per cento del mese precedente. Nei circa 30 paesi che la compongono, l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico ha contato 48 milioni 800 mila disoccupati, mezzo milione in più rispetto ad un anno primo a ben 14 milioni in più rispetto al minimo toccato nel luglio del 2008. (segue)
Disoccupazione record in Spagna - Nell'area euro, ricorda l'Ocse, la disoccupazione ha toccato un nuovo massimo storico all'11,9 per cento a gennaio, 0,1 punti in più dal mese precedente. Ed è salita anche negli Stati Uniti, sempre di un decimale al 7,9 per cento. In Italia a gennaio la disoccupazione si è attestata all'11,7 per cento, in netto peggioramento rispetto all'11,3 per cento del mese precedente.
Il paese Ocse con il maggior livello di disoccupazione resta la Spagna (26,2%), seguita da Portogallo e Irlanda, all'opposto i paesi con i livelli più bassi sono Corea del Sud (appena 3,2%), Giappone e Austria.
Si accentua poi la piaga della disoccupazione giovanile, che nell'area Ocse a gennaio ha toccato il 16,7 per cento, due decimali in più dal mese precedente. Nell'area euro riguarda quasi un giovane su quattro (24.2%), in Italia, Portogallo e repubblica Slovacca un giovane su tre, in Grecia e Spagna più di un giovane su due, rileva l'ente parigino.
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