29 marzo 2024
Aggiornato 06:30
Elezioni 2013

Bonanni ai partiti: «Meno litigi e più cooperazione»

Il numero uno della Cisl è scettico sulle promesse elettorali sui temi del fisco. «Non mi aspetto e non vorrei aspettarmi dei 'regali' pagati da cittadini e lavoratori mi aspetterei una revisione forte, potente, credibile del fisco tagliando l'Irpef, le tasse sugli investimenti, spostando dalle persone alle cose»

ROMA - Dalla prossima legislatura il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, si aspetta «meno litigi» e «più cooperazione». Dal Governo, invece, «un'azione più concreta su pochi punti, ma chiari dove ciascuno viene chiamato per dare il suo contributo». In una videointervista a TM News pubblicata sul sito www.tmnews.it, Bonanni ha ricordato che «la situazione è gravissima e le situazioni gravi si risolvono solo attraverso la cooperazione».

Il numero uno della Cisl è scettico sulle promesse elettorali sui temi del fisco. «Non mi aspetto e non vorrei aspettarmi dei 'regali' pagati da cittadini e lavoratori - ha detto - mi aspetterei una revisione forte, potente, credibile del fisco tagliando l'Irpef, le tasse sugli investimenti, spostando dalle persone alle cose le tassazioni in modo da rafforzare la progressività, dare più forza all'economia e fare così più occupazione».

Bonanni ha osservato che «oggi c'è disoccupazione per l'eccessivo peso fiscale che ricade sui consumi. Mi aspetterei questo con molta semplicità e rapidità. Chiunque sostenga lo status quo, sostiene che debbano essere lavoratori e pensionati a pagare le tasse e che l'evasione possa continuare. E invece lì bisogna essere spietati. Altro che rimozione di agenzie fiscali (Equitalia, ndr), che fanno bene a colpire duramente come spero che il nuovo Governo decida nuove leggi che spingano gli evasori a ottenere un colpo di maglio su loro».

Sull'Imu la Cisl «chiede da sempre di detassare chi ha una sola casa e non chi ha la prima casa - ha proseguito - perchè chi ha una sola casa vuol dire che ha reddito basso ed è un lavoratore o un pensionato. Chi ha una prima casa, solitamente ha un reddito e un'agiatezza che può permettersi di pagare tasse in più. Certo, non pagarne è meglio, ma in una situazione come questa dove bisogna racimolare soldi per mantenere in piedi la famiglia Italia è chiaro che chi ha di più deve pagare di più. Quindi, chi ha una sola casa non deve pagare neanche un centesimo per l'Imu. Dare forza all'economia con tasse ridotte per le famiglie affinchè spendano e guardando a tutti i fattori sballati nei territori».