18 aprile 2024
Aggiornato 21:30
Domani la firma

Produttività, verso l'intesa senza la CGIL

Proprio questa sera Confindustria, Abi, Ania, Rete Imprese e Alleanza Coop hanno inviato il testo che recepiva le modifiche richieste dai sindacati a Cgil, Cisl e Uil. Vendola: «Fare il contrario di quanto dice Ichino»

ROMA - Si avvia al rush finale la trattativa sulla produttività. La partita, durata quasi due mesi, dovrebbe concludersi domani in mattinata con la firma in modalità 'digitale' di imprese e sindacati. Proprio questa sera Confindustria, Abi, Ania, Rete Imprese e Alleanza Coop hanno inviato il testo che recepiva le modifiche richieste dai sindacati a Cgil, Cisl e Uil. Ma appare sempre più probabile un accordo senza il sindacato guidato da Susanna Camusso che, proprio oggi, ha inviato alle associazione d'impresa una lettera elencando tutta una serie di nodi ancora da sciogliere per il sindacato e ricordare che il confronto è «nato male».
Ma la stessa Camusso ha avvisato che un nuovo accordo separato sarebbe «grave» anche perché il 2013 sarà un anno decisamente difficile.

Vendola: Fare il contrario di quanto dice Ichino - «Io penso che occorra fare il contrario di quanto suggerisce il dottor Ichino, bisogna rimettere il lavoro al centro del palcoscenico sociale». Lo ha detto il leader di Sel, Nichi Vendola, a margine di un incontro a Treviso «Il lavoro e i suoi diritti non possono essere barattati con un indennizzo - ha proseguito - il reintegro del lavoratore ingiustamente licenziato sul suo posto di lavoro è un diritto che non può essere scambiato con quattro soldi. Occorre ripartire da lì».
Per Vendola l'Italia «rischia la marginalità perchè è asfissiato da una povertà di diritti sociali»: proprio per questo il governatore dell Puglia è convinto si debba fare «il contrario di quanto pensa Ichino», che fa «fatica ad immaginarlo come suggeritore di una nuova sinistra, dato che l'ha gia' spinta verso un vicolo cieco», ha concluso.