19 aprile 2024
Aggiornato 16:00
La crisi del mercato automobilistico

Fiat, nuova Cig a Pomigliano

Nuovo stop alla produzione di auto presso lo stabilimento Fiat di Pomigliano d'Arco per i dipendenti dal 24 al 28 settembre e dall'1 al 5 ottobre. Uilm Campania: Affittare gli impianti ad altre aziende. Fim Campania: Serve un ulteriore modello per Pomigliano

NAPOLI - Nuovo stop alla produzione di auto presso lo stabilimento Fiat di Pomigliano d'Arco. Ci sarà, infatti, una nuova Cig per i dipendenti dal 24 al 28 settembre e dall'1 al 5 ottobre. A comunicarlo alle organizzazioni sindacali la direzione del Giambattista Vico. La causa all'origine dello stop di produzione viene addebitata alla persistente situazione di crisi del mercato automobilistico italiano ed europeo.

Uilm Campania: Affittare Pomigliano ad altre aziende - «La direzione aziendale si deve impegnare a trovare soluzioni alternative, che vadano oltre la produzione della Panda. Soluzioni che possano prevedere anche il fitto dell'impianto ad altre case automobilistiche». A sostenerlo il leader della Uilm Campania, Giovanni Sgambati, commentando le due, ulteriori settimane di stop, per la fabbrica Fiat di Pomigliano d'Arco. Una pausa della produzione che, per Sgambati, segnano il «reale crollo del mercato dell'auto in Italia» anche se ha sottolineato come, anche in questo momento, occorra «avere fiducia».

Fim Campania: Azienda assegni ulteriore modello a Pomigliano - Per fare in modo che lo stabilimento Fiat di Pomigliano d'Arco cresca, occorre che l'azienda «metabolizzi, compatibilmente con i tempi tecnici, l'assegnazione di un ulteriore modello» al 'Giambattista Vico' per «garantire la saturazione degli impianti e la piena occupazione». A sostenerlo è il segretario generale Fim Cisl, Giuseppe Terracciano, commentando l'ulteriore sospensione dell'attività lavorativa per la fabbrica di Pomigliano, con il ricorso alla cig a causa del perdurare della congiuntura di mercato.
Terracciano, sottolineando di aver apprezzato «la decisione dell'a.d. Marchionne di produrre da dicembre scorso la Panda solo nello stabilimento partenopeo», ha aggiunto che occorre «una maggiore coesione» da parte del sindacato confederale che «garantisca la governabilità del territorio abbandonando i Tribunali, assumendosi le responsabilità e predisponendosi a contribuire a difendere il lavoro nel Sud per competere sui mercati globali». Per l'esponente della Fim campana, occorre, infine che il Governo «metta in campo azioni concrete, uscendo dalle buone intenzioni e deliberi interventi strutturali capaci di rilanciare i consumi, prevedendo - ha concluso Terracciano - un piano di intervento per il settore automotive».