27 agosto 2025
Aggiornato 20:00
Borse europee in risalita

Milano debole -0,5% dopo il downgrade di Moody's

L'euro invece torna a perdere terreno cadendo al di sotto di 1,22 dollari, con nuovi minimi da oltre due anni a 1,2176

MILANO - Borse Europee in risalita, con Milano debole al traino dopo che l'Italia è stata colpita da un nuovo e pesante declassamento di rating d parte di Moody's: l'agenzia le ha abbassato il voto di ben due gradini, e a quota 'Baa2' l'Italia è così finita fuori dalla categoria A a soli due gradini di distanza dai «titoli spazzatura» (junk bonds). Questo ha subito riportato pressioni sui bond italiani, solo in parte arginati dagli siti incoraggianti di un'asta di Buoni del Tesoro poliennali. Tensione che si evidenzia con rialzi dei rendimenti, che fin dai primi scambi stamattina, sui Btp decennali giù in circolazione sono risaliti al di sopra della sogli allarmistica del 6 per cento.

SPREAD A 477 PUNTI BASE - In questo modo il differenziale dei tassi tra Btp e Bund, il famigerato spread si è riallargato, a 4,77 punti percentuali nel pomeriggio, o 477 punti base dopo un picco a 485 punti base. Intanto alla borsa di Milano l'indice Ftse-Mib resta orientato al ribasso, un meno 0,56 per cento. Giù anche Madrid, meno 0,77 per cento mentre anche lo spread Spagna Germania risale a 542 punti base.

CALA L'EUROGli altri grandi mercati europei sono in risalita dopo le flessioni di ieri. Parigi si attesta al più 0,41 per cento, Francoforte al più 0,96 per cento, Londra al più 0,53 per cento. L'euro invece torna a perdere terreno cadendo al di sotto di 1,22 dollari, con nuovi minimi da oltre due anni a 1,2176. Un movimento che più che altro riflette apprezzamenti del dollaro dopo che la dinamica dei prezzi alla produzione negli Usa ha mostrato un andamento più marcato del previsto. In prospettiva potrebbero frenare la Federal Reserve su manovre espansive.

MEGLIO DEL PREVISTO LA CINA - Migliori del previsto, o in linea con le attese i dati sul pil della Cina, che nel secondo trimestre ha sì registrato un rallentamento ella crescita al più 7,9 per cento su base annua, che rappresenta il livello più basso da tre anni a questa parte. Ma gli sviluppi delle ultime settimane avevano fatto temere una frenata anche più marcata.