25 aprile 2024
Aggiornato 01:30
Dati Ocse sulla disoccupazione

Ocse, disoccupazione in lieve calo in Italia: «Con riforma lavoro situazione migliorerà»

A maggio sono circa 47,7 milioni i disoccupati nell'Eurozona: è il dato più elevato mai registrato dal 2007

ROMA - A maggio sono 47,7 milioni i disoccupati nell'area dell'Ocse: 300mila persone in più rispetto ad aprile e quasi 15 milioni in più rispetto all'inizio della crisi finanziaria iniziata alla fine del 2007. Secondo l'Ocse, l'organismo internazionale con sede a Parigi, il tasso di disoccupazione a maggio 2012 è stato dell'11,1%, il dato più elevato mai registrato. In Italia il tasso resta sostanzialmente stabile a 10,1% (-0,1% rispetto al mese precedente) e la situazione migliorerà con la riforma del mercato del lavoro. «È un passo importante - spiega l'Ocse - Se sarà immediatamente e completamente applicata le misure contenute nella riforma possono ridurre significativamente la segmentazione del mercato del lavoro».

Il tasso di disoccupazione giovanile - (persone tra i 15 e i 24 anni) è sceso leggermente a maggio di 0,1 punti percentuali al 16,1%. Il tasso per gli adulti (persone di 25 anni e oltre) è leggermente aumentato, di 0,1 punti percentuali, al 6,8%, lasciando il divario tra i due gruppi vicino ai 10 punti percentuali.

Aumenta anche la disoccupazione di lungo termine - Il numero dei disoccupati scoraggiati che escono dal mercato del lavoro. Nell'ultimo trimestre del 2011, infatti, rileva l'Ocse, oltre il 35% di tutte le persone disoccupate nell'area dell'Ocse hanno trascorso un anno o più senza lavoro e in cerca di un lavoro. È cresciuto anche il numero delle persone disoccupate da almeno due anni: è cresciuto dallo 0,9% dell'inizio della crisi al 1,5% nel quarto trimestre del 2011. Un miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro, nel breve termine, sostiene l'Ocse, dipenderà in gran parte «di una ripresa economica più ampia».
La creazione di posti di lavoro nell'area dell'Ocse, sottolinea il rapporto, «continuerà a restare debole in molti paesi dell'Ocse» e il tasso di disoccupazione «potrebbe rimanere intorno all'8% anche nel 2013» (8% nel 2012 e 7,9% nel 2013). La situazione occupazionale dei giovani e delle persone scarsamente qualificate «rimane particolarmente preoccupante». Dall'inizio della crisi l'occupazione delle persone scarsamente qualificate è diminuita di quasi 5 punti percentuali mentre quella giovanile ha registrato una flessione di quasi 7 punti percentuali.

Diliberto: «Dati certificano che austerity è fallimentare» - «I dati Ocse certificano che la crisi sta colpendo in modo violentissimo i giovani. Il punto, dunque, è invertire le politiche recessive cosiddette di 'austerità' dell'Unione Europea e in Italia del governo.» Lo afferma Oliviero Diliberto, segretario nazionale del Pdci, che prosegue: «La riforma del lavoro su questo versante non ha fatto proprio nulla: le 46 forme contrattuali della legge 30 di Berlusconi sono ancora tutte al loro posto.»