FMI: Italia vulnerabile al contagio
Servono progressi in Europa nel rafforzare l'Euro. Da misure di austerity benefici tangibili all'Italia. Avanzo primario più alto tra i Paesi dell'Eurozona. Monti gode di approvazione, incertezza sarebbe danno. Spending review, primo passo importante
ROMA - Anche se il governo ha messo in atto «un'ambiziosa agenda per assicurare la stabilità e promuovere la crescita» l'Italia «resta vulnerabile al contagio della crisi dell'area euro con conseguenze di trasmissione sulla regione e a livello globale». E' il giudizio del Fondo Monetario Internazionale che nel rapporto integrale sull'ultima ispezione annuale - appena pubblicato - sottolinea come proprio la stabilità e il rilancio della crescita economica «richiederanno non solo il mantenimento dello slancio per le riforme in Italia, ma anche un progresso a livello europeo per rafforzare l'Unione monetaria».
Secondo il rapporto, le cui cifre principali erano state anticipate a metà maggio a Roma in occasione della fine della missione degli economisti di Washington - l'Italia nel 2012 si troverà in recessione a causa di forti «venti contrari» legati al risanamento finanziario, alle condizioni finanziarie restrittive, e al rallentamento globale. L'attività economica del Paese dovrebbe riprendersi nel 2013 grazie a una «modesta ripresa delle esportazioni e degli investimenti».
Il Pil quest'anno registrerà un calo dell'1,9% che si ridurrà a -0,3% nel 2013. Ma la leggera ripresa, a causa degli effetti del risanamento dei conti pubblici e delle restrizioni del credito, sarà più lenta, di quasi il 50% rispetto a quella dell'eurozona. In particolare, secondo il rapporto Fmi, gli investimenti del comparto delle costruzioni continueranno a contrarsi mentre le vendite di immobili, che già si trovano a un livello inferiore del 25% rispetto a quello del 2007, rimarranno deboli. E resterà debole anche l'andamento dell'occupazione, con il tasso di disoccupazione che nel 2013 dovrebbe salire all'11% della forza lavoro.
Da misure di austerity benefici tangibili all'Italia - Alla luce delle pressioni derivate dall'intensificarsi della crisi europea, «l'Italia non ha avuto altra scelta che mettere in atto misure di austerità, che hanno avuto un impatto negativo sulla crescita e l'occupazione». Lo ha detto Arrigo Sadun, responsabile per l'Italia del Fondo monetario internazionale, commentando il rapporto conclusivo della missione Articolo IV sull'Italia. Tuttavia, in questo contesto, le priorità fissate dal Governo «stanno portando a un consolidamento duraturo delle finanze pubbliche e a ristabilire la crescita risolvendo le debolezze strutturali».
Avanzo primario più alto tra i Paesi dell'Eurozona - L'Italia ha «messo in atto una serie di aggiustamenti fiscali e un pacchetto di riforme per migliorare i propri conti» ed è importante sottolineare che l'Italia «avrà l'avanzo primario più alto tra i Paesi dell'Eurozona».
L'avanzo primario italiano, si legge nel rapporto, dovrebbe salire oltre il 4% entro il 2013: secondo il Fmi dovrebbe passare dal 3% del Pil nel 2012 al 4,2% nel 2013, mentre il deficit dovrebbe calare all'1,5% del Pil nello stesso anno.
Monti gode di approvazione, incertezza sarebbe danno - Il Governo Monti ha goduto di «ampia approvazione», fatto che ha contribuito all'approvazione di «riforme significative e importanti», che dovranno continuare a essere applicate.
Se l'approvazione nei confronti del governo tecnico dovesse calare le riforme potrebbero subire una battuta d'arresto, ma «il sostegno pubblico c'è ed è importante che resti», è stato detto, sottolineando che «il processo di riforma non si può concludere in una settimana o in un mese, ci vuole tempo».
Nella prima fase del Governo Monti, sono stati fatti «molto ampi e coraggiosi», poi è partito il processo di consultazioni per mettere in atto le riforme, un processo che «deve continuare in modo rapido e spedito», si è detto durante la conferenza.
Spending review, primo passo importante - Sul programma di consolidamento fiscale l'Italia «ha fatto significativi progressi» e con la spending review «è stato fatto un primo passo importante», ma ora bisogna andare avanti e individuare ulteriori passi.Lo ha detto Kenneth Kang, capo della missione Articolo IV del Fondo monetario internazionale in Italia, durante la conference call a commento del rapporto conclusivo dei lavori.
L'economia italiana «ha vari punti di solidità», ha detto Kang, sottolineando che «è cruciale andare avanti con le riforme per favorire una decisa ripresa della crescita».
Il programma di riforme «è appena iniziato» e «molto resta da fare», ha aggiunto Aasim Husain, vicedirettore del dipartimento europeo del Fmi, sottolineando che «il punto cruciale è applicare le riforme in modo rapido». Un aiuto, ha aggiunto, arriverebbe da una soluzione della crisi europea, che ha un impatto sulla congiuntura italiana.
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