Madrid si decide, l'Eurozona ricapitalizzerà le sue banche
Soddisfazione di Barros e Rehn: Tornerà la fiducia degli investitori e dei mercati e creare le condizioni per tornare alla crescita sostenibile e alla creazione di posti di lavoro
BRUXELLES - «Con questa profonda ristrutturazione del sistema bancario, insieme alla determinata attuazione delle riforme strutturali e del consolidamento dei conti pubblici, siamo certi che la Spagna potrà riconquistare gradualmente la fiducia degli investitori e dei mercati e creare le condizioni per tornare alla crescita sostenibile e alla creazione di posti di lavoro». E' il messaggio ottimista con cui il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso e il commissario agli Affari economici e monetari, Olli Rehn, hanno accolto, da Bruxelles, l'attesa notizia della richiesta di aiuti dell'Eurozona finalmente avanzata dal governo di Madrid per la ricapitalizzazione delle banche spagnole.
L'Eurogruppo, riunito in teleconferenza, ha già dato la propria disponibilità a fornire fino a 100 miliardi di euro sottoforma di prestiti del Fondo salva Stati (Efsf), secondo un nuovo meccanismo che non era mai stato sperimentato prima, e che non richiede al paese beneficiario di sottoporsi a un programma macroeconomico di austerità lacrime e sangue, come hanno dovuto fare in precedenza Irlanda, Portogallo e Grecia, con risultati finora pessimi. Le condizioni chieste in contropartita dall'Eurozona a Madrid riguarderanno solo il settore finanziario e non il resto della società, come ha sottolineato il ministro delle Finanze Luis de Guindos.
La Spagna userà probabilmente solo una parte di questa disponibilità, per ricapitalizzare circa il 30% dei propri istituti finanziari, quelli già indicati in un rapporto dell'Fmi come i più vulnerabili, e per i quali sono attesi nei prossimi giorni i risultati di altri due audit indipendenti. Saranno questi ultimi a determinare la cifra che Madrid chiederà all'Efsf.
Quello che appare evidente è che l'Europa, nella sua espressione più avanzata e integrata, l'Eurozona, quando vuole, quando c'è la volontà politica, sa agire con tutti gli strumenti necessari per proteggere i suoi Stati membri e garantirsi il proprio futuro, aggirando anche ostacoli giuridici che all'inizio sembravano così difficili da superare.
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